Sinodo Amazzonia: Papa, ha dimensioni pastorale, culturale, sociale e ecologica
“Ci avviciniamo alle popolazioni amazzoniche in punta di piedi, rispettando la loro storia, le loro culture, il loro stile di vita”. Lontani dalle “colonizzazioni ideologiche che distruggono o riducono” i caratteri dei popoli e che oggi sono così comuni.
Città del Vaticano (AsiaNews) – Il Sinodo per l'Amazzonia “ha quattro dimensioni: la dimensione pastorale, la dimensione culturale, la dimensione sociale e la dimensione ecologica. La prima, la dimensione pastorale è quella essenziale, che comprende tutto”. Papa Francesco lo ha ricordato, stamattina, nelle parole rivolte si 185 padri sinodali, subito dopo la preghiera che ha aperto la prima riunione dell’Assemblea speciale del Sinodo per l’Amazzonia.
Francesco ha sottolineato più volte che a guidare i lavori sarà lo Spirito Santo, l’“attore principale” che “ci spinge all'annuncio di Gesù Cristo; un annuncio - lo sappiamo tutti - che non dovrebbe essere confuso con il proselitismo”. “Ci avviciniamo – ha aggiunto - alle popolazioni amazzoniche in punta di piedi, rispettando la loro storia, le loro culture, il loro stile di vita”. Lontani dalle “colonizzazioni ideologiche che distruggono o riducono” i caratteri dei popoli e che oggi sono così comuni.
“Non siamo venuti qui per inventare programmi di sviluppo sociale o custodia delle culture, del tipo museale o di azioni pastorali con lo stesso stile non contemplativo con cui vengono condotte le azioni del segno opposto: deforestazione, standardizzazione, sfruttamento”. “Veniamo a contemplare, a capire, a servire i popoli; e lo facciamo lungo un percorso sinodale, lo facciamo nel sinodo, non nelle tavole rotonde, non nelle conferenze o nelle discussioni successive; lo facciamo nel sinodo, perché un sinodo non è un parlamento, Non è un call center, non è mostrare chi ha più potere sui media e chi ha più potere tra le reti per imporre qualsiasi idea o piano”. “Il Sinodo è camminare insieme sotto l'ispirazione e la guida dello Spirito Santo. Lo Spirito Santo è l'attore principale del Sinodo”.
Essere nel Sinodo, ha concluso, vuol dire entrare “in un processo” che non significa occupare uno “spazio” nella sala ma essere avvolti - come bambini - dal “calore” della comunità e della Madre Chiesa, curando l’aspetto fraterno, l’intimità, usando delicatezza e prudenza anche nella comunicazione all’esterno, per evitare qualsiasi equivoco.