21/09/2005, 00.00
SINGAPORE
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Singapore, "polo dell'educazione asiatica", ma anche delle frodi

Il boom dell'educazione nella città-stato nasconde anche inefficienze e inganni.

Singapore (AsiaNews/Agenzie) - A Singapore il numero di scuole private è così aumentato negli ultimi anni da spingere il governo a lavorare per fare del Paese "il polo di educazione per l'intera Asia". Le scuole offrono molte possibilità, dall'insegnamento dell'inglese alla prima educazione infantile fino all'ingegneria elettronica o del turismo. Per Singapore l'educazione rappresenta l'1.9 % del prodotto interno lordo.

Molti studenti vengono dall'estero, soprattutto dalla Cina. Pagano da 5 mila a 20 mila dollari di Singapore (da 2500 a 10 mila dollari americani) per poter studiare per un diploma o una laurea.

Alcuni imprenditori operano però nel settore senza assicurare standard di qualità. Le autorità hanno raccolto lamentele di studenti che contestavano la scarsa validità di alcuni corsi o la inefficienza dei campus scolastici. Vi sono stati anche problemi per i rimborsi delle tasse scolastiche. Il governo, per bloccare questi fenomeni, ha deciso lo scorso anno di introdurre un piano di salvaguardia per gli studenti.

Le scuole sono obbligate a depositare le tasse di iscrizione degli studenti in un conto corrente particolare che permetterà l'utilizzo del denaro solo dopo che lo studente avrà completato il corso di studi. In alternativa, la scuola può stipulare un'assicurazione a nome dello studente. Delle 209 scuole solo 140 sono state in grado di uniformarsi al piano.

Il piano, che a lungo termine ha la finalità di tutelare gli studenti e proteggere la reputazione del sistema educativo, sta avendo ripercussioni negative a breve termine.

Di recente la "Ait academy" e la "Unicampus" hanno dovuto chiudere. Centinaia di studenti, compreso uno studente cinese che si era iscritto ed aveva pagato 5565 dollari di Singapore il giorno prima che la scuola annunciasse la chiusura, si sono trovati senza sede scolastica.

Gli studenti che si erano iscritti all'Ait lo scorso anno sono coperti dal piano di salvaguardia, e si sono potuti trasferiti in altre scuole senza spese addizionali.

Altre scuole hanno problemi finanziari. L'anno scorso la scuola di formazione "Informatics", che si era offerta di prendere 250 studenti dell'Ait, è stata coinvolta in uno scandalo finanziario.

Molti professionisti ritengono che lo scandalo Ait sia solo la punta di un iceberg e che molte scuole potrebbero chiudere se non metteranno presto i conti in ordine.

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