Singapore, la prima pietra di una chiesa russa ortodossa. E anche gli affari
Alla posa della prima pietra hanno partecipato la presidente della città-Stato, Halimah Yakob, il presidente Putin e il ministro russo degli Esteri Sergej Lavrov. Le relazioni “umanitarie” e quelle economiche. Putin intende proporre una zona di libero commercio tra Singapore e l’Unione economica eurasiatica. L’incontro dell’Asean.
Mosca (AsiaNews) – Ieri Vladimir Putin ha preso parte alla solenne cerimonia della posa della prima pietra a fondamento della chiesa della Dormizione della Vergine a Singapore. La chiesa verrà costruita sul territorio del Centro Culturale Russo, come comunica l’agenzia Interfax. Per la costruzione sono stati affittati 33mila metri quadri di terreno, un quinto dei quali saranno occupati dall’edificio di culto. La parrocchia ortodossa della Dormizione è attiva a Singapore dalla fine del 2008, ma finora le celebrazioni avvengono in un piccolo locale in affitto.
Alla cerimonia si è unita anche la presidente di Singapore, Halimah Yakob, insieme al ministro degli esteri russo Sergej Lavrov, che ha dichiarato: “La costruzione in terra di Singapore di un complesso culturale-religioso russo darà un grande impulso all’ampliamento delle relazioni umanitarie tra i nostri popoli”.
Le relazioni tra la Russia e Singapore sono tra gli scopi della visita di Putin e Lavrov, che partecipano in questi giorni al summit dell’Associazione delle Nazioni del Sud-est asiatico (Asean), in corso dal 13 al 15 novembre proprio a Singapore. Nel corso della riunione era previsto anche un vertice Russia-Asean, e una sessione estesa a tutto l’Est asiatico. Putin intende consolidare le decisioni prese nel precedente colloquio di Sochi del 2016, dove è stato firmato un accordo sullo sviluppo della collaborazione commerciale ed economica tra russi e asiatici orientali.
Una parte importante di quell’accordo riguarda proprio gli affari dei russi con Singapore, uno dei maggiori partner commerciali di Mosca. Nel primo quadrimestre del 2018 il giro d’affari ha superato i 17 miliardi di dollari. Putin intende proporre una zona di libero commercio tra Singapore e l’Unione economica eurasiatica.
Il presidente Usa Donald Trump, pur invitato al summit, ha deciso di non partecipare, inviando il vice-presidente Michael Pence insieme all’assistente alla sicurezza John Bolton. L’assenza del presidente americano riduce il significato politico dell’incontro, ma non a scapito delle trattative economiche, che al contrario possono ottenere maggiore impulso sul progetto cinese della “Via della seta”, tenendo conto degli interessi della Russia.
Un tema piuttosto “caldo” che viene comunque affrontato al vertice è quello della sicurezza del Mar Cinese meridionale, questione che si trascina da diversi anni, per la quale i partner sono invitati a sottoscrivere un “Codice di comportamento” proposto dalla Cina. La questione riguarda in particolare le isole Paracelso e le isole Spratly, contese tra Cina, Brunei, Vietnam, Malaysia e Filippine. Anche la Russia ha le sue isole contese, le Kurili, per le quali la diatriba con il Giappone continua dalla fine della Seconda guerra mondiale. Si attende una proposta del primo ministro Shinzo Abe a Putin, per giungere finalmente a un accordo di pace.
L’Asean è stato creata nel 1967, e riunisce una popolazione di quasi 625 milioni di persone nei 10 Paesi membri: Brunei, Vietnam, Indonesia, Cambogia, Laos, Malaysia, Myanmar, Singapore, Thailandia e Filippine. I partner che intrattengono dialoghi ufficiali con essa sono l’Unione europea, poi Australia, India, Canada, Cina, Nuova Zelanda, Corea del Sud, Usa, Giappone e Federazione Russa. Il dialogo tra la Russia e l’Asean è iniziato nel 1991, dopo la fine del comunismo.
24/11/2015
18/08/2016 08:58
06/11/2015
08/02/2018 08:51