Sindaco a 33 anni: la vittoria di Shoko Kawata e delle donne giapponesi
Il Giappone è al 116° posto su 146 Paesi nell’indice della parità di genere e nonostante i passi avanti degli ultimi 10 anni, per le donne è ancora molto difficile - tra pregiudizi e misoginia - farsi largo in politica. È in questo contesto socio-culturale che Shoko Kawata è stata eletta prima cittadina di Yawata, la più giovane a ricoprire questa carica.
Kyoto (AsiaNews/Agenzie) - Secondo l'associazione dei sindaci delle città giapponesi, la 33enne Shoko Kawata - ex assistente sociale e segretaria di un deputato del Partito Liberal Democratico (LDP) nella prefettura di Kyoto - è diventata la sindaca più giovane di sempre del Giappone dopo aver vinto domenica le elezioni a Yawata, città di oltre 72mila abitanti. Kawata si è presentata come candidata indipendente, sostenuta dal Partito Liberal Democratico (LDP) e ha battuto Ken Ogata, 43 anni, ex membro dell'assemblea prefettizia e appartenente al Japan Innovation Party, e Yuko Kameda, 62 anni, ex membro dell'assemblea cittadina che correva per il Partito comunista giapponese.
Originaria di Nara, Shoko Kawata dal 2015 ha lavorato come assistente sociale a Kyoto per poi seguire come segretaria Akiko Santo, membro della Camera dei Consiglieri del LDP al governo della prefettura di Kyoto. Kawata si è candidata con un obiettivo principale della sua campagna elettorale: creare una piattaforma di assistenza medica gratuita per i ragazzi fino ai 18 anni.
La notizia della sua vittoria ha avuto un’eco nazionale poiché il Giappone pur essendo la terza economia più grande del mondo, ha un divario di genere da record. Nel rapporto più recente pubblicato dal World Economic Forum nel luglio 2022, il Paese del Sol Levante si è classificato al 116° posto su 146 Paesi. La crescita della presenza femminile nella politica nippoca è da attribuire all’ex Primo Ministro Abe Shinzo che nel 2013 aveva definito le donne come “la risorsa meno sfruttata del Paese” e aveva posto l’obiettivo di aumentare il numero di figure femminili in posizioni di leadership. Seguendo la sua cosiddetta “Womenomics”, Abe ha inserito nel 2014 7 donne su 18 posti di ministri del Governo: un record, allora. Nel maggio 2018 è poi stata approvata una legge che mira all’uguaglianza di genere in politica e che chiede ai movimenti politici di candidare il 50% dei politici uomini e il 50% donne. Si tratta di una norma non vincolante per i partiti, ma volta a raggiungere la parità di genere nella Dieta nazionale e nei governi locali. Le prime elezioni tenutesi dopo l’approvazione di questa legge sono state quelle locali dell’aprile 2019 e su 59 elezioni comunali, la carica di sindaco è stata vinta da donne in sei casi. Circa il 12.7% di coloro che hanno partecipato alle elezioni per le Assemblee prefetturali erano donne, e le donne hanno vinto il 10.4% dei seggi.
La strada dalla parità di genere è ancora lunga ma Shoko Kawata ha le idee chiare sul suo approccio al governo della città da neo-sindaca più giovane del Giappone: “Voglio entrare in empatia con persone di tutte le generazioni e lavorare per creare una comunità che possa crescere", ha detto. La precedente detentrice del “record di sindaco donna più giovane” era Sawako Naito, eletta sindaca di Tokushima nel 2020 all'età di 36 anni, mentre il sindaco uomo più giovane eletto in Giappone è Ryosuke Takashima nominato lo scorso aprile all'età di 26 anni ad Ashiya nella prefettura di Hyogo.
Foto: Shoko Kawata (a destra) accetta un mazzo di fiori dopo aver vinto le elezioni a sindaco di Yawata, nella prefettura di Kyoto (KyodoNews)
24/08/2018 08:49