24/11/2015, 00.00
EGITTO
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Sinai, autobombe contro hotel che ospita commissione elettorale: tre morti e 12 feriti

Due esplosioni hanno colpito lo Swiss Inn hotel di el-Arish; fra le vittime vi sarebbe un ufficiale di polizia. Feriti due giudici impegnati nelle certificazioni di voto. Dietro gli attacchi vi sarebbero miliziani dello Stato islamico. Il luogo si trova a 100 km dal punto in cui si è schiantato il volo Metrojet.

Il Cairo (AsiaNews/Agenzie) - È di almeno tre morti, fra i quali un ufficiale di polizia, e 12 feriti il bilancio provvisorio dell’esplosione di due autobombe nella regione del Sinai, in Egitto, già teatro nel recente passato di attacchi da parte di gruppi estremisti islamici. Obiettivo dell’attentato, un hotel nel quale si è votato in questi giorni per la seconda - e conclusiva - tornata delle elezioni parlamentari in corso nel Paese, le prime dalla presidenza di Abdel Fattah al-Sisi. 

Fonti mediche e della sicurezza riferiscono che, nell’esplosione avvenuta questa mattina, è rimasto ucciso un poliziotto; almeno due giudici, impegnati nella certificazione delle procedure di voto, hanno riportato ferite. 

Le autobombe hanno colpito un hotel della città di el-Arish, capoluogo del Governatorato del Sinai del Nord, che ospitava i funzionari della sicurezza e i responsabili del locale seggio elettorale. Al momento non risultano rivendicazioni ufficiali del gesto; alcune fonti parlano di attacco dello Stato islamico ma si attendono conferme.

Del resto, nella zona sono attivi da tempo gruppi estremisti islamici, fra cui milizie legate ad al Qaeda e sezioni locali dello Stato islamico (SI), autori di attentati e violenze volte a destabilizzare il Paese e rovesciare il governo del Cairo. 

Secondo le prime ricostruzioni, un attentatore suicida ha cercato di far schiantare la propria auto contro lo Swiss Inn hotel di el-Arish; le forze di sicurezza presenti sul posto hanno aperto il fuoco contro la vettura, facendola esplodere. Nello scoppio sono morte tre persone, fra cui un poliziotto. Dieci minuti più tardi un’altra esplosione - secondo le prime informazioni si tratterebbe di una secondo autobomba - ha investito la zona. Immediato l’intervento di esercito e agenti della sicurezza, che hanno circondato e isolato l’area per prevenire altre intrusioni.

Di recente anche la Chiesa cattolica egiziana ha parlato di problema sicurezza e di leggi “necessarie” approvate dal presidente Sisi per garantire la tutela dei cittadini. Tuttavia i terroristi sono riusciti a colpire e, in alcuni casi, in modo grave come avvenuto il 30 ottobre scorso con l’abbattimento di un aereo di linea russo che trasportava turisti di rientro dalla località marittima di Sharm el-Sheikh. Arish dista solo 100 km dal luogo in cui è caduto il volo Metrojet, causando la morte di 224 persone.

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