Si è arreso Din Minimi, il guerrigliero islamico di Aceh
Banda Aceh (AsiaNews) – Din Minimi, ex combattente del Movimento per la liberazione di Aceh (Gam) e maggior ricercato di Aceh, si è arreso alle autorità indonesiane. Lo ha annunciato ieri il capo dell’intelligence Sutiyoso. L’ex generale ha tenuto una breve conferenza stampa ad Lhokseumawe (est Aceh): “I negoziati con Din Minimi sono iniziati due mesi fa e il risultato è che egli e il suo gruppo armato hanno deciso di abbandonare i loro rifugi, cedere le loro armi e arrendersi”.
Aceh si trova a nord dell’isola di Sumatra, ed è l’unica provincia dove vige la sharia.
Secondo Sutiyoso, almeno 120 miliziani hanno lasciato i loro fucili automatici d’assalto AK-47 e un grande container pieno di munizioni. L’ex governatore di Jakarta assicura di “aver passato la notte a discutere a casa di Din Minimi” e che tutti i combattenti si arrenderanno.
La notizia della resa del famoso ricercato ha fatto in breve il giro del Paese. Din Minimi, nome di guerra di Nurdin Bin Ismail Amat, è stato tra le fila del Gam (gruppo separatista islamico) nella guerra per l’indipendenza di Aceh da Jakarta. In polemica con l’accordo raggiunto con il governo nel 2005, che ha posto fine ad una guerra trentennale, Minimi si è staccato dal gruppo con alcune centinaia di seguaci. Il ricercato, deluso dalla salita al potere dei leader del Gam (uno di essi è ora governatore della provincia), viveva da anni nascosto nelle foreste a est di Aceh, continuando la guerriglia separatista con attacchi terroristici e uccisioni.
Sutiyoso aveva ricevuto ordini dal presidente Joko Widodo di portare avanti i negoziati in modo “morbido” e di “risolvere il problema Din Minimi senza violenza”. Con l’aiuto di un mediatore, le autorità indonesiane hanno concesso al combattente l’amnistia per i suoi crimini passati e per l’uccisione di due membri dell’intelligence.
Minimi faceva parte del Gam dal 1997, come suo padre Ismail prima di lui. L’11 ottobre 2014 era apparso sulle copertine di alcuni giornali locali in posa con un AK-47 dichiarando di voler ancora combattere per l’indipendenza di Aceh, per la causa tradita dai leader del Gam.