Si procede un altro giorno per l’accordo sul nucleare. Russia e Iran ottimisti
Losanna (AsiaNews/Agenzie) – I dialoghi per un accordo sul nucleare iraniano sono stati prolungati di un giorno nella speranza di giungere a un accordo di massima. I rappresentanti dell’Iran e dei 5+1 (Usa, Russia, Cina, Gran Bretagna, Francia e Germania) avevano posto ieri come data di chiusura dei colloqui, che sono durati fino a stanotte, quando è stato deciso di prolungarli di un giorno.
Le grandi potenze vogliono ridurre il programma nucleare iraniano con la garanzia che esso non possa avere fini bellici; in cambio l’Iran domanda la cancellazione totale o almeno parziale delle sanzioni comminate negli anni da Usa, Europa e Onu.
Fino a ieri il Dipartimento di Stato Usa era del parere che “si sono fatti discreti progressi”, anche se “vi sono ancora diversi temi difficili”.
Anche la Francia sembra avere difficoltà a firmare l’accordo. Ieri notte, il ministro degli esteri Laurent Fabius è volato a Parigi, forse per consultazioni.
Le difficoltà per questi due Paesi sembrano venire dall’interno. Negli Usa, una lobby filo-israeliana, che pesca fra i repubblicani e i democratici, si oppone con forza agli accordi. In Francia, la grande influenza degli Emirati arabi sulla sua economia porta Parigi a preferire il mondo arabo, penalizzando l’Iran.
Il più ottimista è il ministro degli esteri russo Sergei Lavrov, il quale ha dichiarato ieri che “al livello di ministeri è stato raggiunto un accordo di principio su tutti gli aspetti chiave” e che l’assetto finale “sarà scritto nelle prossime ore, forse durante la giornata di oggi”. Per i dettagli, invece la scadenza è a fine giugno.
Cauto ottimismo anche da parte dell’Iran: il ministro degli esteri Mohammad Javad Zarif ha dichiarato che si è portato a compimento “un discreto lavoro”. “Spero – ha aggiunto - che potremo completare il lavoro mercoledì”, cioè oggi.
Dialoghi, malintesi e conflitti sul nucleare iraniano durano da almeno 12 anni.