Si prepara l'esecuzione dei tre terroristi di Bali
A tre anni dalla sentenza capitale, le autorità danno il via alla preparazione tecnica della condanna. La loro morte non fa sperare in una soluzione positiva del caso dei tre cattolici, che attendono di essere giustiziati a Palu.
Jakarta (AsiaNews) A tre anni dalla loro condanna si avvicina l'esecuzione capitale dei tre terroristi coinvolti nelle bombe di Bali del 2002. Da molti indonesiani la morte di Imam Samudra, Amrozi e Muhklas è vista come prologo a quella dei tre cattolici detenuti a Palu, provincia di Sulawesi centrali.
Ieri è stato ufficialmente reso noto che l'Ufficio a Bali del Procuratore generale ha avviato tutte le procedure tecniche per giustiziare i tre militanti islamici. Ancora nessun dettaglio, però, su tempi e luogo dell'esecuzione.
"Nulla impedisce che la condanna venga portata a termine spiega Wirawan Adnan, avvocato della difesa ma di solito si usa aspettare fino all'ultima possibilità di appello".
Si attende infatti di sapere se la famiglia di uno dei terroristi è intenzionata a chiedere la grazia al presidente Susilo Bambang Yudhoyono, come previsto dalla legge. I condannati stessi avevano già rifiutato di appellarsi al capo di Stato. L'avvocato Adnan spiega che i tre islamici non hanno chiesto la grazia di persona, perché avrebbe significato - a loro avviso - "arrendersi alla legge umana". Amrozi e gli altri hanno ripetuto più volte di voler essere giudicati solo dalla legge di Dio.
I tre - detenuti nel carcere di Nusakambangan, Java centrale sono stati condannati a morte nel 2003 dalla Corte distrettuale di Denpasar per il loro coinvolgimento nelle bombe del 2002 a Bali; nell'attentato sono morte 202 persone.
Aspettano di essere giustiziati anche i tre cattolici a Palu: Fabianus Tibo, Marinus Riwa e Dominggus da Silva accusati di aver provocato un massacro di musulmani nel 2000 a Poso. Sulla loro colpevolezza crescono i dubbi, ma il governo rimane saldo nell'accusa. Secondo alcuni osservatori indonesiani il rifiuto di cancellare la pena ai tre, da parte del governo ha lo scopo di "bilanciare" l'imminente esecuzione dei terroristi islamici. Giustiziando anche dei cristiani il governo ha l'occasione di presentarsi come "imparziale" tra le due comunità.