Si è dimesso Lee Kun-hee, capo della Samsung dal 1987
Seoul (AsiaNews/Agenzie) – Si è dimesso oggi Lee Kun-hee, presidente della ditta leader sudcoreana Samsung, pochi giorni dopo essere stato rinviato a giudizio per evasione fiscale di circa 118 milioni di euro e per avere utilizzato i fondi della compagnia per fini personali.
Lee ha fatto l’annuncio in diretta televisiva durante una conferenza stampa, “scusandosi” e “assumendo la piena responsabilità, sia legale che morale, per quanto accaduto”.
Non ci sono indicazione su chi possa sostituirlo per guidare la maggiore ditta del Paese nel difficile momento. A parte le conseguenze giuridiche e fiscali, il procuratore ha indicato che l’azienda ha “problemi strutturali”, tra cui un’incapacità a controllare l’attività dei dirigenti di vertice. La ditta è consapevole di dover recuperare la fiducia pubblica e ha già annunciato di volere prendere queste indagini penali come “un nuovo punto di partenza”, per “un piano di riforma che accolga i consigli dei vari settori sociali”. Si calcola che abbia 254mila dipendenti e nel 2006 ha denunciato profitti per oltre 12,9 miliardi di dollari e da sola costituisce circa un quinto delle esportazioni sudcoreane.
Figlio del fondatore della Samsung, Lee ne ha assunto la direzione nel 1987 e l’ha guidata fino a diventare la maggior produttrice mondiale di chip di memoria. La sua famiglia ancora detiene il controllo del gruppo.
31/03/2017 08:23