Shillong: Graffiti contro Gesù e il Papa scioccano la comunità cristiana
Mumbai (AsiaNews) – Graffiti blasfemi su Gesù e il Papa scioccano la comunità cattolica della città di Schillong e le autorità della regione del Meghalaya (India Orientale). I disegni sono apparsi lo scorso 18 giugno sulla statua di S. Giovanni Bosco, posta davanti al Don Bosco Technical Institute, e sul muro di cinta del Sant Athony college di Shillong. Il fatto avviene a pochi mesi dalla vignetta blasfema del Cristo con Coca Cola e sigaretta pubblicato lo scorso 22 febbraio su un testo scolastico.
Le caricature, cancellate nei giorni scorsi dalla polizia, rappresentavano Benedetto XVI con la scritta “Ricercato” e “Arrestate quest’uomo”. Secondo fonti locali la polemica sarebbe da collegare a un presunto finanziamento di 1,7 milioni di euro (anch’esso menzionato nelle scritte) concesso dal governo locale per la copertura in zinco delle due scuole salesiane. Nella città di Schillong i cristiani sono circa il 70% della popolazione e sono accusati dalle altre comunità di godere dei favori delle autorità. Per questa ragione gli “autori”, non hanno risparmiato R.S. Mooshahary, governatore del Meghalaya, definendolo “venduto e corrotto”.
Intervistato da AsiaNews, mons. Dominic Jala, arcivescovo di Shillong, afferma: “La Chiesa cattolica di Shillong è profondamente scioccata da questa stupida e deprecabile dissacrazione del monumento a S. Giovanni Bosco e dalle caricature del Papa….Queste azioni blasfeme hanno ferito i nostri sentimenti religiosi”. Mons. Jala, dice di non capire la ragione di un tale gesto, che ha coinvolto anche le autorità locali. “Abbiamo chiesto alla popolazione di mantenere la calma e abbiamo organizzato una veglia di preghiera con tutti i cattolici per il prossimo 23 giugno”.
Il prelato esclude inoltre qualsiasi relazione tra le scritte e la pubblicazione della vignetta su Gesù apparsa in Punjab su un libro scolastico, che in febbraio ha provocato scontri tra la locale comunità protestante e fondamentalisti indù. “Noi – afferma - non dobbiamo vedere troppo connessioni tra questi incidenti. Gli autori del libro hanno chiesto scusa alla comunità cristiana e le autorità del Punjab hanno aperto un’indagine contro i religiosi e i leader politici responsabili degli scontri. Non penso che i due incidenti siano da collegare, anche se entrambi hanno offeso i sentimenti cristiani”.
“Al momento – aggiunge mons. Jala – non riusciamo a capire chi o cosa potrebbe aver spinto queste persone a compiere questi maliziosi ritratti e attendiamo i risultati delle indagini”.