Sheikhupura, musulmani assaltano una chiesa protestante
Almeno un muro distrutto e una croce spezzata. I colpevoli volevano riprendersi un terreno già venduto alla chiesa. Un caso di blasfemia alla rovescia. Parlamentare del Punjab: La croce ha valore per cristianesimo e islam. Cristiano locale: “Non è stata spezzata solo la croce: anche il nostro cuore è stato schiacciato”.
Sheikhupura (AsiaNews) – Mura distrutte, croce divelta, dispregio per gli oggetti e il luogo sacro: è il risultato di un assalto da parte di un gruppo di musulmani contro la chiesa della Trinità, ad uso di una comunità pentecostale. La chiesa è stata costruita 22 anni fa a Hukampura, nel distretto di Sheikhupura, a poche decine di chilometri da Lahore, nel Punjab.
Il 9 maggio scorso, un gruppo guidato da Awan Abbas e Ali Shan, gestori di proprietà terriere, armati di fucili è penetrato nella chiesa alle 12, approfittando del fatto che l’edificio era vuoto, a causa della quarantena legata al coronavirus.
Il gruppo ha cominciato a gridare slogan contro i cristiani e distruggere i muri della chiesa, disonorando e rompendo la croce, disprezzando quanto trovavano.
Il pastore Hadayat, che guida la comunità, racconta ad AsiaNews che la chiesa della Trinità è costituita da più di 60 famiglie di cristiani locali. Egli spiega che la comunità ha un problema con alcuni proprietari terrieri: lo scorso anno i fedeli hanno acquistato un terreno adiacente alla chiesa, per allargare l’edificio, dato che la comunità si ingrandisce. Il terreno era spoglio e grande 101 metri quadri. Il contratto è stato registrato, ma ora i proprietari vogliono a tutti i costi indietro il terreno, forse per realizzare migliori affari.
La comunità ha denunciato alla polizia le violenze avvenute e ha fatto aprire un caso di blasfemia contro Abbas e altri sette uomini che hanno profanato la chiesa.
La notizia si è sparsa in tutto il Paese, provocando ira e tristezza fra i cristiani. La comunità domanda al primo ministro e al governo una maggior protezione per le minoranze del Pakistan e esigono giustizia verso i dissacratori.
Boota Masih, un cristiano del luogo, ha detto ad AsiaNews che il gruppo di teppisti, dopo aver demolito i muri e la croce, hanno sfidato tutti minacciando violenza, ma sono fuggiti non appena hanno sentito l’arrivo della polizia. “Non è stata spezzata solo la croce: anche il nostro cuore è stato schiacciato”, commenta.
Tariq Masih Gill, membro dell’Assemblea provinciale del Punjab, ha visitato la chiesa colpita. “La croce che è stata dissacrata – ha detto – ha importanza e valore grandi sia nel cristianesimo che nell’islam. I colpevoli non hanno solo disonorato la nostra fede, ma anche la nostra bandiera nazionale, che rappresenta anche le minoranze”.
Anche Ijaz Augustine, ministro provinciale per i diritti umani e le minoranze, ha visitato il luogo. Egli ha chiesto alla polizia di prendere azioni immediate contro i colpevoli, senza alcun favoritismo e discriminazione.
Gli alti ufficiali della stazione di polizia hanno assicurato il pieno impegno verso il caso e hanno promesso di portare presto davanti alla giustizia i colpevoli. Fino ad oggi, però, non vi è stato nessun arresto. La polizia è alla ricerca dei responsabili, ma sembra che essi siano fuggiti dalla città. I cristiani hanno deciso di svolgere alcune manifestazioni per chiedere giustizia (foto 3).
28/05/2015