Sharon: continuerò il piano di ritiro nonostante il dissenso del partito
Gerusalemme (AsiaNews/Agenzie) "Continuerò il piano di ritiro [da Gaza - ndr] e il processo diplomatico per giungere a una stabile coalizione di governo". Questo è oggi il commento del primo ministro israeliano Ariel Sharon, alle votazioni di ieri sera, nelle quali il partito Likud ha rifiutato ancora una volta le proposte politiche del suo stesso primo ministro. Sharon, che da tempo non ha la maggioranza nel parlamento israeliano, aveva proposto l'entrata nel governo del partito Labour di opposizione.
Sharon ha sminuito l'importanza della votazione definendola "non vincolante", ma essa potrebbe mettere in crisi il piano di ritiro dalla striscia di Gaza, da completarsi entro la fine dell'anno prossimo.
Il premier vuol formare un governo di unità nazionale con i laburisti per avere un maggiore sostegno in seno al parlamento e appoggiare il piano di ritiro unilaterale dalla striscia di Gaza e da 4 insediamenti della West Bank. La votazione di ieri sera ha ribadito il dissenso alla sua linea: il 60% del Likud ha votato contro. L'ala oltranzista del partito osteggia un accordo con i laburisti, temendo di dover fare in futuro nuove concessioni ai palestinesi.
E' la seconda volta che il partito Likud sconfessa il suo primo ministro: in maggio un referendum interno non vincolante ha respinto il piano di ritiro da Gaza con un margine del 60%.(DS)