23/01/2019, 08.00
CINA-VATICANO
Invia ad un amico

Shantou, l’addio a mons. Zhuang Jianjian. Ma lui non partecipa alla messa

Mons. Zhuang, anziano vescovo sotterraneo, aveva resistito all’idea di lasciare il posto a mons. Huang Bingzhang, ex scomunicato. Alla cerimonia di saluto ha partecipato il vice-presidente del Consiglio dei vescovi cinesi. L’attenzione di Pechino per il passaggio di consegne. Motivi “di salute” per non partecipare alla messa.

Shantou (AsiaNews) -   Si è svolta ieri a Jieyang (Guangdong) una cerimonia per il ritiro di mons. Pietro Zhuang Jianjian (foto 1) da vescovo della diocesi di Shantou - riconosciuto dal Vaticano, ma non dal governo - che verrà sostituito da mons. Giuseppe Huang Bingzhang (foto 2), uno dei sette vescovi a cui papa Francesco ha tolto la scomunica in occasione della firma dell’accordo provvisorio fra Cina e Santa Sede. Mons. Zhuang ha partecipato alla cerimonia, ma non ha concelebrato con gli altri vescovi alla messa che ne è seguita.

Alla fine del 2017, l’arcivescovo Carlo Maria Celli aveva chiesto a mons. Zhuang di ritirarsi, per lasciare il posto a mons. Huang. L’anziano vescovo di 88 anni, è sembrato non accettare e aveva scritto una lettera al card. Joseph Zen di Hong Kong. Il card. Zen si è mosso per andare a Roma e presentare a papa Francesco una lettera in cui metteva in guardia il pontefice dal voler “svendere” la Chiesa sotterranea di Shantou. Secondo le parole del card. Zen, il papa non voleva "un altro caso Mindszenty", a ricordo del cardinale ungherese, inviso al governo di Budapest, che papa Paolo VI sollevò dalla carica di arcivescovo di Esztergom.

Dopo la firma dell’accordo, mons. Celli è ritornato in Cina lo scorso dicembre per garantire il passaggio di consegne.

La cerimonia è stata presieduta da mons. Su Yong di Zhanjiang, alla presenza di altri vescovi del Guangdong: mons. Gan Junqiu di Guangzhou; mons. Liao Hongqing di Meizhou; mons. Liang Jiansen di Jiangmen. Ma la presenza che ha fatto più scalpore è quella di mons. Shen Bin, che è vice-presidente del Consiglio dei vescovi cinesi (un organismo non riconosciuto dalla Santa Sede perché mancante dei vescovi sotterranei, non riconosciuti da Pechino). Lo stupore è dovuto al fatto mons. Zhuang è un vescovo non riconosciuto dal governo e non appartiene al Consiglio dei vescovi cinesi. Secondo alcuni osservatori, la presenza di mons. Shen Bin – insieme ad altre personalità da Pechino – significa che il ritiro dell’anziano prelato è considerato molto importante dal governo.

Mons. Shen Bin ha tenuto un discorso in cui ha spiegato i motivi del ritiro del vecchio pastore, lasciando poi la parola a mons. Zhuang e a mons. Huang.

Subito dopo ha avuto luogo una "messa di ringraziamento", a cui il vescovo di Shantou appena ritirato, non ha partecipato. Secondo alcuni fedeli, il motivo di tale non partecipazione è che “il vescovo ha detto di non sentirsi bene”.

La diocesi di Shantou conta più di 130mila fedeli.

TAGs
Invia ad un amico
Visualizza per la stampa
CLOSE X
Vedi anche
Card. Zen: Non manipolare la Lettera di papa Benedetto XVI
06/02/2018 11:52
Sala Stampa: A proposito di ‘difformità’ fra il papa e i suoi collaboratori sulle questioni cinesi
30/01/2018 14:35
La Chiesa ‘non si interessa alla politica e ai diritti umani’… Sbagliato!
17/02/2018 11:30
Il card. Zen sui vescovi di Shantou e Mindong
29/01/2018 10:55
Chiesa clandestina: una pedina nel gioco politico della Cina, una spina per la Santa Sede
25/01/2018 15:25


Iscriviti alle newsletter

Iscriviti alle newsletter di Asia News o modifica le tue preferenze

ISCRIVITI ORA
“L’Asia: ecco il nostro comune compito per il terzo millennio!” - Giovanni Paolo II, da “Alzatevi, andiamo”