Shandong, un ‘punteggio’ di fedeltà al Partito per i religiosi
In “via sperimentale” la provincia orientale cinese sta assegnando dei punteggi al personale di tutte le religioni per “migliorare la loro consapevolezza ideologica”. Intanto in diverse province vietate a buddhisti e taoisti le “superstizioni” del Mese degli spiriti.
Jinan (AsiaNews/Agenzie) - Una classifica di tutto il personale religioso “autorizzato” in cinque diversi livelli: eccellente, buono, discreto, scarso e molto scarso. Un “ranking” compilato ovviamente dal Partito a partire dalle segnalazioni ricevute e con l’obiettivo dichiarato di “migliorare la consapevolezza ideologica” dei ministri di ogni culto.
Nella campagna per la sinicizzazione delle religioni voluta del presidente Xi Jinping, nella provincia orientale dello Shandong è partita una nuova “sperimentazione”, che mette insieme l’ormai onnipresente controllo digitale con una vera e propria pagella rilasciata dagli organismi politici. A rilanciare la notizia è il sito China Aid che cita i risultati di una riunione del "Comitato per gli affari etnici e religiosi" della provincia tenutasi dal 21 al 22 agosto proprio per verificare l’andamento della sperimentazione già in atto. All’incontro hanno preso parte oltre 30 persone provenienti da città e contee dello Shandong, una provincia cinese dove è storicamente forte la presenza di comunità cristiane di matrice protestante.
Già il 17 marzo 2023, le associazioni cristiane controllate dal governo della città di Jinan, avevano tenuto una riunione presso la chiesa di Jingsi Road per avviare e implementare la gestione dei punteggi per il personale ecclesiastico. La valutazione viene effettuata mettendo insieme dati di tre tipi: informazioni di base, informazioni negative e informazioni onorarie. I dati vengono immessi a livello di ogni singola contea, ma ovviamente i “comportamenti negativi” si basano sulle valutazioni dei funzionari dei dipartimenti governativi competenti a partire da criteri ideologici.
Le autorità religiose locali dello Shandong dichiarano che il loro obiettivo è quello di portare avanti lo spirito del 20° Congresso nazionale del Partito Comunista Cinese e la direttiva del presidente Xi Jinping di un "governo rigoroso della religione". La fedeltà ideologica è anche uno dei cardini delle regole sui luoghi di culto che entrano in vigore ufficialmente in tutta la Cina da domani. I loro responsabili, si legge nel testo, devono “amare la madrepatria e sostenere la leadership del Partito comunista cinese e il sistema socialista”.
Intanto in Cina il furore ideologico sta prendendo di mira il Mese degli spiriti, che buddhisti e taoisti celebrano in questi giorni in molti Paesi del Sud-est asiatico. Alcuni governi locali - riferisce Radio Free Asia - hanno imposto quest’anno un giro di vite vietando la tradizione di bruciare banconote o presentare offerte agli antenati o esplodere petardi durante la festività, tutte pratiche definite “incivili”. Il governo della contea di Yongren, nella provincia sudoccidentale dello Yunnan, ha dichiarato in un avviso pubblicato sul suo sito web il 20 agosto che “occorre resistere ad attività di culto con superstizioni feudali, rompendo le vecchie abitudini”. I funzionari di Langzhong, nella provincia di Sichuan, hanno invece cercato di incoraggiare le persone a compiere offerte digitali. "Per un modo più civile di fare offerte commemorative, è possibile utilizzare il cloud delle offerte collegato all'account pubblico WeChat dell'Ufficio di gestione del cimitero di Langzhong”, hanno scritto in un comunicato gli amministratori locali.
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