Shan, raccontano ai media il raid alla chiesa di san Francesco Saverio: scomparsi due cattolici
Dalla vigilia di Natale non si hanno notizie di Gam Seng e Dumdaw Nawng Lat. Laici attivi in parrocchia, i due hanno denunciato ai giornali birmani l’attacco di inizio dicembre da parte dell’esercito birmano. Fonti di AsiaNews: “Familiari e amici preoccupati per la loro sorte”.
Yangon (AsiaNews) - Da giorni non si hanno notizie di Gam Seng e Dumdaw Nawng Lat, due cattolici scomparsi la sera della vigilia di Natale dopo aver aiutato alcuni giornalisti a indagare sul bombardamento di una chiesa cattolica nello Stato Shan, avvenuto ai primi di dicembre. Si tratterebbe di due fedeli della comunità di san Francesco Saverio - colpita durante un raid dell’esercito birmano - nella cittadina di Mongkoe, poco distante dal confine fra Myanmar e Cina.
Fonti locali contattate da AsiaNews confermano la scomparsa, spiegando che si tratta di due “personalità laiche” legate alla Chiesa locale e attive da tempo “nella vita della comunità”, e non di due “sacerdoti” come raccontato in un primo momento da alcuni media internazionali. “Familiari e amici - prosegue la fonte - sono preoccupati e stanno facendo di tutti per rintracciarli.
Tuttavia, al momento non si hanno notizie attendibili circa la loro sorte.
Il 3 dicembre scorso un attacco dell’esercito governativo ha distrutto la chiesa di San Francesco Saverio a Mung Koe, nello stato Shan (nord-est del Myanmar). Nei giorni successivi l’attacco mons. Philip Za Hawng, vescovo della diocesi di Lashio, dove sorge la parrocchia, ha confermato la distruzione del luogo di culto “ad eccezione del campanile”.
Il parroco, le suore e i circa mille cattolici che formavano la comunità avevano abbandonato in precedenza l’area, trovando rifugio oltre confine in Cina. L’escalation di tensione fra militari birmani e milizie etniche Shan aveva fatto presagire un possibile attacco, per questo i cattolici erano già fuggiti e nessuno è rimasto ferito nei bombardamenti.
I due uomini sono stati avvistati l’ultima volta il 24 dicembre, nei pressi di una base dell’esercito chiamata Byuha Gon [la collina strategica, ndr] a Mongkoe. In precedenza i due cattolici avevano assistito tre giornalisti di Democratic Voice of Burma (Dvb), The Irrawaddy e Kumudra Journal, che stavano seguendo un’inchiesta sulla demolizione della chiesa.
Interpellato sulla vicenda, uno dei cronisti ha affermato che “Gam Sen ci ha aiutato per tutto”, parlando “della situazione relativa ai combattimenti” e di come i caccia dell’aviazione birmana “hanno bombardato la chiesa e la città”. Egli ha confermato che si è trattato di “razzi e proiettili scagliati dall’esercito”. I due sono scomparsi “dopo la pubblicazione delle foto” [delle chiese e scuole danneggiate, conclude il cronista, per questo “penso che è dovuto al fatto che ci hanno aiutato e hanno parlato con noi”.
Da alcune settimane si è intensificata l’avanzata del Tatmadaw nei territori del nord-orientali. Le truppe di Naypyidaw utilizzano attacchi aerei e terrestri per colpire le postazioni delle milizie etniche, causando un numero indefinito di morti e arrestando civili in modo indiscriminato. L’arcivescovo di Yangon, il card. Charles Bo, ha più volte fatto appello a tutto il Paese affinché si cerchi la pace.
26/01/2017 10:39