Sfruttamento dei braccianti thai, polemica con Israele
Un documentario getta ombre su un accordo del 2012 tra Thailandia e Israele per la cooperazione nel settore agricolo. Ne hanno beneficiato oltre 25mila lavoratori thai. Secondo gli autori del filmato, sono 172 i migranti morti per cause sconosciute. Per Tel Aviv la causa dei decessi è la sindrome di Burgada.
Bangkok (AsiaNews/Agenzie) – Alloggi in pessime condizioni igieniche, esposizione ai veleni e sfruttamento: le condizioni lavorative dei braccianti agricoli thai in Israele sono “una minaccia alla loro salute”. Alle accuse contenute in un documentario diffuso dai media internazionali risponde il governo israeliano, che definisce il filmato “un’immagine distorta della realtà”.
Pubblicate lo scorso 24 novembre, le immagini avevano scatenato polemiche nel Paese del Sud-est asiatico, spingendo Tel Aviv a diffondere cinque giorni dopo un comunicato congiunto tra i ministeri di Sanità, Affari esteri, Agricoltura, Previdenza sociale ed Autorità per la popolazione e l’immigrazione.
Il documento sottolinea che le autorità impiegano “unità di controllo professionale per gli accertamenti su impiego di lavoratori stranieri, sicurezza sul lavoro, salute ed il rispetto delle leggi sull’impiego”. “Lo Stato – si legge nel documento – obbliga i lavoratori e i datori di lavoro a svolgere attività di formazione, a far rispettare le norme in materia di igiene e sicurezza e ad adottare le necessarie misure di protezione”.
Nel 2012, i governi di Thailandia e Israele hanno sottoscritto un accordo per la cooperazione nel settore agricolo. Patrocinato dall’Organizzazione internazionale per le migrazioni (Iom), il Thai-Israeli Cooperation (Tic) Project copre l'intero processo di reclutamento e impiego di lavoratori thai in Israele. Dal suo inizio, ne hanno beneficiato oltre 25mila migranti che ora risiedono in Medio oriente protetti dalle leggi israeliane.
Secondo il documentario, 172 tra questi sono morti per cause legate a condizioni di lavoro “squallide”, ma in molti dei casi i certificati di morte citano cause sconosciute. Un’indagine del ministero della Salute di Tel Aviv ipotizza tuttavia che la causa dei decessi è la sindrome di Brugada, malattia cardiaca diffusa in Thailandia.
In una nota diffusa ieri, l’ambasciata israeliana a Bangkok ricorda quanto dichiarato Iom riguardo l’accordo: “I tassi di soddisfazione tra i beneficiari sono alti. Le valutazioni annuali indicano che oltre il 95% degli intervistati ritengono che il progetto e le informazioni fornite su di esso siano eccellenti o buone”.
06/09/2023 15:19