Settimana Santa in Nepal: i cattolici pregano per la Costituzione
Kathmandu (AsiaNews) – In occasione della Settimana Santa, la comunità cattolica nepalese prega per la buona riuscita dei lavori dell’Assemblea costituente. A partire dalla Domenica delle Palme i fedeli, candele alla mano, hanno iniziato a visitare la cattedrale dell’Assunzione di Lalitpur e le altre chiese del Paese.
Padre Ignitious Rai, parroco della cattedrale dell’Assunta, dichiara ad AsiaNews: “Se i laici ci seguono e mantengono la fiducia in Dio, noi saremo in grado in breve tempo di diffondere il Regno di Dio in Nepal facendone un Paese pacifico e prospero”.
Anche se la comunità cattolica nepalese non è numerosa (circa lo 0,5% della popolazione), questa iniziativa di preghiera ha raccolto il consenso di numerose persone, appartenenti a religioni diverse, che si sono unite in preghiere comunitarie.
Mons. Paul Simick, vicario apostolico del Nepal, ha suggerito questa speciale intenzione di preghiera: “Il nostro Paese sta scrivendo una nuova Costituzione laica ma i leader stanno ancora faticando a trovare una soluzione ai vari contenziosi. Quindi, mentre celebriamo la Pasqua di quest’anno, preghiamo per la nuova Costituzione laica e per la pace nel Paese”. Rivolgendosi ad una folla di centinaia di persone, il vescovo ha aggiunto: “Possa Dio perdonare i legislatori e i politici per i loro errori passati e Dio li benedica donandogli la saggezza per scrivere una costituzione in questo secondo mandato”.
Dopo 240 anni di monarchia assoluta induista, nel 2007 il Nepal ha eletto la prima Assemblea costituente, che avrebbe dovuto promulgare una Carta entro il 2010. Questa assemblea è stata sciolta nel 2012 a causa di disaccordi su temi quali il federalismo, il sistema elettorale e giudiziario, la forma di governo. Dal novembre 2013, una seconda Assemblea sta tentando di giungere alla promulgazione di una Costituzione laica, che garantisca libertà religiosa e il diritto dei cittadini e dei “gruppi” di manifestare la propria fede. Lo scorso gennaio, però, l’Assemblea ha mancato l’accordo sulla bozza della nuova Carta. L’instabilità politica ed economica degli ultimi anni – legata alle lotte per il potere fra i partiti laici – ha rafforzato i movimenti indù filo-monarchici, che in tutti i modi hanno tentato di frenare l'aumento delle conversioni avvenuto dalla fine del regno.
Chirendra Satyal, giornalista cattolica, racconta ad AsiaNews: “La gente è rimasta frustrata nel vedere che i politici hanno fallito nel promulgare una costituzione al primo mandato e che sono ancora divisi su problemi costituzionali. Questo spinge le persone alla rabbia, ma speriamo che i politici ascoltino le preghiere comuni di tutti i cittadini”.