Sepolte in due tombe comuni le vittime degli attentati in Egitto
Su tutte le bare c’era la scritta “martire” e di martiri parla anche una nota diffusa dalla Chiesa copta ortodossa. Poche ore dopo i funerali, la polizia ha diffuso la notizia dell’uccisione di sette militanti dello Stato islamico. Papa Francesco “ha confermato con grande fermezza il suo viaggio in Egitto”.
Il Cairo (AsiaNews) - Sono stati sepolte in due tombe comuni nella chiesa di San Marco e nel monastero di Mar Mina le vittime degli attentati di domenica scorso in Egitto. I riti funebri (nella foto), officiati da numerosi vescovi, si sono svolti nella stessa giornata, perché la Chiesa copta ortodossa non consente funerali durante la Settimana santa.
Su tutte le bare c’era la scritta “martire” e di martiri parla anche una nota diffusa dalla Chiesa copta ortodossa. “E’ con grande orgoglio e affetto che la Chiesa egiziana copta ortodossa, la Chiesa dei Martiri, si separa dai suoi figli che furono martirizzati durante la Santa Messa della Domenica delle Palme. Sono partiti portando foglie di palma per pregare e celebrare l'ingresso di Cristo, il re della Pace, nella città di Gerusalemme; Egli entrò portando un messaggio di pace e promettendo amore e pace per tutti gli esseri umani”.
Nel corso dei riti è stato anche letto un messaggio di Tawadros II nel quale il patriarca della Chiesa copta ortodossa ha espresso le sue condoglianze alle famiglie delle vittime della polizia, così come a quelle dei fedeli cristiani. "Preghiamo – ha aggiunto - per coloro che sono stati feriti e per tutti coloro che sono stati colpiti. Che Dio preservi l'Egitto da ogni male. Confidiamo in un futuro luminoso e in un domani migliore”.
Poche ore dopo i funerali, la polizia ha diffuso la notizia dell’uccisione di sette militanti dello Stato islamico. Il Ministero degli interni sostiene che essi stavano pianificazione nuovi attentati e che sono stati uccisi nella provincia meridionale di Assiut, dopo che hanno aperto il fuoco contro le forze di sicurezza che li avvicinavano. Il Ministero ha anche diffuso il bilancio definitivo dei due attentati che è di 45 morti e 126 feriti. Ed è stato reso noto che il ministro dell'Interno Magdy Abdul-Ghaffar ha destituito il capo della sicurezza dell’intelligence criminale generale Ibrahim Gharbiya e lo ha sostituito con il generale Ayman Sayed.
La decisione del ministro - come quella annunciata ieri dal presidente Abdul Fattah al-Sisi che ha dichiarato tre mesi di stato di emergenza per la battaglia contro il terrorismo – è vista anche come conseguenza dell’indignazione espressa da molti che accusano lo Stato di fallimento nella protezione dei copti dagli attacchi da parte dello Stato islamico, che già a febbraio aveva minacciato diintensificare la sua campagna contro di loro.
Da Roma, intanto, papa Francesco “ha confermato con grande fermezza il suo viaggio in Egitto”, ha detto padre Marco Tasca, , ministro generale dell’Ordine Francescano dei Frati Minori Conventuali, al termine di una udienza. “E poi – ha aggiunto - ci ha anche detto della partenza del cardinale Koch per preparare un po’ il terreno e i discorsi che saranno fatti. Quindi il Papa non si ferma di fronte a quello che purtroppo è successo, ma con grande fermezza e convinzione parte e va in Egitto per confermare e aiutare il dialogo e la comunione della vita cristiana”.
10/04/2017 16:24
17/02/2018 09:28