Seoul: aiuti umanitari verso il Nord, nonostante le provocazioni
Previste donazioni per 8 milioni di dollari in cereali e programmi di vaccinazione per bambini e donne incinte. Le persone vulnerabili sono le più colpite dalle sanzioni. Il 70% della popolazione nel Nord è malnutrito
Seoul (AsiaNews) - La Corea del Sud continuerà l’assistenza umanitaria al Nord al di fuori di ogni considerazione politica. È quanto ha affermato oggi Lee Eugene, portavoce del ministero dell’Unificazione a poche ore da un nuovo lancio missilistico di Pyongyang.
Seoul ha pianificato di donare 8 milioni di dollari in aiuti al Nord attraverso agenzie dell’Onu. “Il governo - ha detto la Lee in una conferenza stampa - rimane del parere che l’assistenza umanitaria verso bambini e donne incinte in Corea del Nord deve essere mantenuta nonostante ogni considerazione politica”.
Il governo pensa di far passare l’approvazione degli aiuti il 21 settembre. Se sarà approvato, il gesto segnerebbe la ripresa degli aiuti di Seoul al Nord dopo un’interruzione che risale al dicembre 2015.
Eugene Lee ha fatto notare che non c’è contraddizione fra le sanzioni votate dall’Onu la scorsa settimana e gli aiuti umanitari. Ella ha sottolineato che nelle difficoltà economiche, i più colpiti sono le persone vulnerabili, a cui è rivolta l’assistenza. “Seoul - ha precisato - prevede di sostenere l’invio di cereali o alcuni programmi di vaccinazione per i nordcoreani. Il governo non pensa che questa mossa comprometta lo spirito delle Nazioni Unite”.
Secondo uno studio dell’Onu, pubblicato alcuni mesi fa, il 70% della popolazione in Nordcorea è malnutrito: la maggior parte dei bambini al di sotto dei 24 mesi di età, e il 50 per cento delle donne in stato di gravidanza o in allattamento, soffrono di un’insufficiente varietà alimentare che porta a carenze di micronutrienti e ad un alto tasso di malnutrizione acuta e cronica.
13/02/2004