Seoul: Yoon in cella di isolamento dopo l'assalto dei suoi sostenitori al tribunale
Gli avvocati del presidente messo in stato di accusa continuano a sostenere che le azioni degli investigatori siano illegali. Domani alla Corte costituzionale si terrà un'ulteriore udienza sul processo di impeachment, ma non è chiaro se Yoon sarà presente. Nel frattempo cresce la spaccatura all'interno della società sudcoreana.
Seoul (AsiaNews/Agenzie) – Il presidente sudcoreano Yoon Suk-yeol è stato trasferito in una cella di isolamento dopo che centinaia di manifestanti hanno preso d’assalto il tribunale distrettuale di Seoul. La polizia metropolitana ha riferito di aver richiesto un mandato di arresto per 66 delle 90 persone fermate in relazione ai disordini, scoppiati a seguito dell’emissione di un mandato di arresto formale di 20 giorni per Yoon.
Messo in stato di accusa per aver proclamato la legge marziale a inizio dicembre, Yoon continua a rifiutarsi di collaborare con l’Ufficio investigativo sulla corruzione per gli alti funzionari (CIO), che lo accusa di insurrezione. Secondo i legali e i sostenitori del presidente, il CIO – istituito nel 2021 – non avrebbe l’autorità per condurre tali indagini né per emettere mandati contro il capo di governo. La decisione sul suo incarico spetta invece alla Corte costituzionale, che nelle prossime settimane dovrà stabilire se rimuovere o meno Yoon.
Anche questa mattina il presidente conservatore ha evitato di rispondere alle richieste di comparizione del CIO. Fatta eccezione per il primo interrogatorio, durante il quale è rimasto in silenzio, in totale ha respinto per quattro volte le inchieste sul suo conto da quando è stato arrestato mercoledì scorso. “Stiamo seriamente valutando di interrogarlo con la forza o di condurre le indagini presso il centro di detenzione,” ha dichiarato un funzionario investigativo.
Nel frattempo, la polizia ha tentato di eseguire un mandato di perquisizione per ottenere i filmati delle telecamere di sorveglianza della residenza presidenziale e dell'ufficio dei servizi di sicurezza del presidente, ma anche le guardie si sono rifiutate di collaborare. Tutta l’attenzione pubblica è ora rivolta alla terza udienza del processo di impeachment prevista per domani alla Corte costituzionale: “Non è ancora il momento di rivelare se il presidente sarà presente al processo”, ha commentato oggi un funzionario. In precedenza il team legale di Yoon aveva dichiarato che il presidente avrebbe presenziato, ma la situazione è sempre più incerta.
Il sostegno al People Power Party (PPP), da cui proviene Yoon, è in continua crescita. Secondo un sondaggio Realmeter, il tasso di approvazione per il PPP ha raggiunto il 46,5%, superando per la prima volta in sei mesi quello del Partito Democratico della Corea (DPK), sceso al 39%. Inoltre, il 48,6% degli intervistati preferirebbe un candidato del PPP per la prossima presidenza, contro il 46,2% che sostiene i partiti d’opposizione. Solo tre settimane fa, il DPK godeva di un consenso superiore al 60%, ma molti elettori ora percepiscono come troppo aggressive le azioni contro Yoon.
i dati riflettono la spaccatura all'interno della società coreana: mentre le manifestazioni contro Yoon vedono una forte partecipazione femminile, quelle in suo favore attirano sempre più uomini tra i 20 e i 30 anni, segnando un importante cambiamento demograifco rispetto al tradizionale elettorato conservatore composto da persone sui 50-60 anni. “Molti uomini giovani si sentono svantaggiati rispetto alle coetanee, in particolare a causa del servizio militare obbligatorio, che costringe a ritardare gli studi universitari” ha spiegato al Korea Herald il sociologo Koo Jeong-woo della Sungkyunkwan University.
Secondo i media locali, anche gli youtuber di estrema destra vicini a Yoon hanno avuto un ruolo significativo nei disordini di ieri. Il deputato Chung Il-young del DPK ha denunciato che dal 3 dicembre, giorno in cui è stata proclamata la legge marziale, i loro profitti sulla piattaforma sono raddoppiati grazie a crescenti donazioni da parte dei sostenitori. “Gli youtuber di estrema destra stanno realizzando enormi profitti diffondendo informazioni false e incitando all'odio indiscriminato”, ha commentato Chung. La polizia di Seoul ha confermato che tra i fermati per l’assalto al tribunale ci sono tre creatori di contenuti di YouTube.
Diverse piattaforme di estrema destra stanno effettivamente alimentando le divisioni. Questa mattina, per esempio, le forze armate statunitensi in Corea (USFK) hanno smentito una notizia secondo cui 99 spie cinesi avrebbero manipolato le ultime elezioni parlamentari in cui ha prevalso il DPK: “Esortiamo a un reporting responsabile e a una verifica dei fatti per prevenire la diffusione di informazioni errate che potrebbero danneggiare la fiducia del pubblico”, si legge in una nota dell’USFK. Tuttavia, lo stesso Yoon in passato aveva sostenuto l’esistenza di “prove di brogli elettorali” dopo le ultime votazioni e aveva giustificato la legge marziale in risposta all’azione di “forze anti-statali” e “filo-nordcoreane.”
21/10/2022 12:28