Seoul, per la prima volta la Corte suprema libera un obiettore di coscienza
La sentenza segue la linea decisa dalla Corte costituzionale. I giovani sudcoreani hanno diritto a un’alternativa civile. Kim era stato condannato a 18 mesi di prigione: rifiutava l’esercito per motivi religiosi. L’organo giudiziario è chiamato a prendere una decisione definitiva su questo e gli altri casi pendenti...
Seoul (AsiaNews/Agenzie) – Per la prima volta, la Corte suprema rilascia un obiettore di coscienza su cauzione. Lo annuncia oggi l’organo giudiziario stesso, riportando una sentenza del 6 luglio che segue la linea imposta dall’ultima decisione della Corte costituzionale: i giovani sudcoreani hanno diritto ad un’alternativa civile al servizio militare.
Kim, 23 anni, era stato condannato a 18 mesi di carcere da un tribunale inferiore perché rifiutava l’esercito per motivi religiosi. Il suo è uno dei numerosi casi di obiettori di coscienza: secondo la legge sudcoreana, tutti i giovani uomini sani sono obbligati a servire nell’esercito per due anni. Il rifiuto è punibile con una pena fino a tre anni di carcere. Sin dagli anni ’50, circa 19mila coscritti sono stati arrestati e incarcerati, in genere con una pena a 18 mesi di prigione. Lo scorso 28 giugno, la Corte costituzionale ha dato un ultimatum al governo di Seoul: dovrà modificare la normativa in vigore entro la fine dell’anno prossimo e fornire ai giovani un’alternativa civile.
La Corte suprema è chiamata a prendere una decisione definitiva su questo e gli altri casi pendenti. In passato, l’autorità giudiziaria ha rappresentato la linea dura della giustizia sudcoreana, ribaltando in condanne numerose assoluzioni decise da tribunali inferiori.