Seoul, il governo conferma la crisi dell’economia
I dati relativi al secondo trimestre mostrano una contrazione di 2,9 punti percentuali del Prodotto interno lordo. Si tratta della prestazione peggiore dal 1998, anno della grande crisi che colpì tutta l’Asia. Fonti cattoliche: “Aumentano i disoccupati, la società pagherà un prezzo duro. Chiediamo al governo di ricordarsi del welfare e non solo delle imprese”.
Seoul (AsiaNews) – L’economia sudcoreana ha subito a causa del Covid-19 “la peggiore crisi dai tempi del crollo delle Borse asiatiche”, avvenuto nel 1998. La conferma è arrivata oggi, giorno della presentazione dei dati economici relativi al secondo trimestre del 2020.
Secondo la Bank of Korea, nel periodo in oggetto il Prodotto interno lordo nazionale ha perso 2,9 punti percentuali rispetto allo scorso anno. Nel 1998, la contrazione fu del 3,8%.
Il settore più colpito è stato quello delle esportazioni, con un crollo del 13,6% nel secondo trimestre. Si tratta del peggior calo del segmento dal quarto trimestre del 1974.
Presentando i dati, la Banca nazionale ha spiegato che le previsioni parlano di una contrazione del 2% nel periodo fra aprile e giugno: “La colpa – dice il direttore del settore per le statistiche economiche Park Yang-su – è in buona parte del Covid-19. Per il futuro, dovremo capire come andrà avanti la pandemia e come reagiranno le varie nazioni”.
Hong Nam-ki, vice primo ministro e capo del dicastero delle Finanze, si dichiara fiducioso e sottolinea l’intervento dell’esecutivo e i novi piani a sostegno dell’economia: “Il mercato interno mostra segnali di ripresa, il calo del Pil deriva per lo più da fattori esterni”.
La crisi, sottolinea una fonte cattolica ad AsiaNews, “ha già iniziato a mostrare il suo volto oscuro nella società. Sono aumentati i disoccupati, soprattutto fra gli anziani. Non possiamo permetterci di ignorare la loro richiesta di aiuto, per questo chiediamo al governo di non pensare soltanto alla ripresa industriale ma anche al welfare”.
23/07/2020 11:33