05/03/2015, 00.00
COREA - STATI UNITI
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Seoul, attaccato col rasoio l'ambasciatore americano in Corea

L'aggressore, Kim Gi-jong, ha una lunga storia di gesti inconsulti contrari al Giappone e favorevoli alla riunificazione con il Nord. Prima di colpire ha gridato slogan a favore dell'unità e contro le esercitazioni militari congiunte fra Stati Uniti e Corea del Sud. Il diplomatico è stato colpito in faccia ma non è a rischio.

Seoul (AsiaNews) -  Un uomo armato di rasoio ha colpito questa mattina in faccia l'ambasciatore americano a Seoul, Mark Lippert, urlando slogan a favore della riunificazione fra il nord e il sud della penisola. Il diplomatico, 42 anni, è ricoverato in ospedale ma non in pericolo di vita: il colpo l'ha preso in faccia, nella guancia destra. L'assalitore è stato arrestato e portato in carcere. Park Geun-hye, la presidente coreana, ha definito l'accaduto "un attacco all'alleanza fra Stati Uniti e Corea del Sud". Il Dipartimento di Stato americano ha condannato "con la massima forza" l'incidente, e il presidente Obama ha augurato "tutto il meglio" al proprio rappresentante.

Kim Gi-jong, 55 anni, ha colpito l'ambasciatore alle 7.40 del mattino (ora locale) all'interno di un centro artistico di Seoul dove Lippert doveva partecipare a una colazione di lavoro. L'uomo, capo del gruppo "Urimadang Dokdo Keepers", ha gridato più volte "Nord e Sud dovrebbero essere uniti" e ha criticato le annuali esercitazioni militari congiunte fra Seoul e Washington, iniziate qualche giorno fa. Poi ha colpito. Gli organizzatori dell'evento negano di averlo invitato, e sostengono che egli si sia infiltrato nonostante la presenza massiccia di sicurezza.

È la prima volta in assoluto che un ambasciatore americano viene attaccato in Corea del Sud, nonostante alcuni partiti politici e gruppi di opinione sudcoreani ritengano che la presenza americana nella penisola - vi sono basi militari nel sud e nell'isola di Jeju, che ospitano circa 35mila marines in pianta stabile - sia "la principale minaccia alla stabilità e alla sicurezza della nazione". Al contrario, non è la prima volta che Kim Gi-jong colpisce un diplomatico straniero: nel 2010 ha lanciato alcuni pezzi di calcinaccio contro l'allora inviato giapponese a Seoul, Toshinori Shigeie. Per quell'incidente è stato condannato a 18 mesi di carcere, ma la pena è stata sospesa.

Anche se la polizia per il momento esclude che l'uomo sia un agente al soldo di Pyongyang, fra il 2006 e il 2007 Kim ha visitato la Corea del Nord per sei volte; inoltre, alla fine del 2011 ha cercato di costruire un altare "alla memoria del defunto Kim Jong-il" nel cuore di Seoul - nei pressi della piazza Gwanghwamun - ma è stato fermato da alcuni passanti e poi denunciato. Nel 2007, inoltre, ha cercato di darsi fuoco davanti al palazzo presidenziale della capitale chiedendo un'inchiesta su un presunto stupro avvenuto nel suo ufficio nel 1998.

Il suo gruppo è impegnato a rispondere al Giappone riguardo la controversia sulle isole Dokdo. Nel 2006 Kim ha cambiato il suo indirizzo, prendendo domicilio con tutta la famiglia proprio sulle isolette disabitate e contese con Tokyo, che le chiama "Takeshima". Tuttavia, secondo i suoi stessi sostenitori negli ultimi mesi "ha cambiato priorità", attaccando soprattutto l'alleanza fra Stati Uniti e Corea del Sud.

Lippert, ex assistente Segretario alla Difesa, è stato nominato ambasciatore a Seoul nel 2014. Sua moglie ha partorito nel Paese asiatico, e la coppia ha dato al bambino un secondo nome coreano. Prima di entrare in ospedale per gli accertamenti medici, ha voluto incontrare i giornalisti accalcati nell'atrio per dire che sta "bene" e che "non è successo nulla di grave". 

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