Sei militanti palestinesi evasi da un carcere di massima sicurezza israeliano
La scoperta questa mattina alle 4. La fuga risalirebbe però a diverse ore prima. L’evasione dal carcere di Gilboa, nel nord del Paese, dopo aver scavato un tunnel sotterraneo. Cinque appartengono alla Jihad islamica e il sesto è un ex comandante delle Brigate dei martiri di al-Aqsa. Shin Bet, droni e cani molecolari sulle loro tracce.
Gerusalemme (AsiaNews/Agenzie) - Sei detenuti palestinesi sono fuggiti da un carcere di massima sicurezza israeliano nella prime ore di oggi. La scoperta è avvenuta alle quattro del mattino, ma i prigionieri potrebbero essere scappati molto prima. È quanto riferiscono fonti della polizia e i media dello Stato ebraico, secondo cui i prigionieri fuggiti apparterrebbero a gruppi miliziani fondamentalisti islamici.
Dalle prime informazioni emerge che cinque fuggiaschi appartengono al movimento della Jihad islamica, mentre il sesto è un ex comandate di un gruppo armato affiliato al partito Fatah. Gli evasi erano tutti compagni di cella all’interno della prigione di Gilboa, nel nord di Israele; sono scappati dopo aver costruito in segreto un tunnel nel terreno.
“Durante la notte - ha spiegato il portavoce della polizia nazionale Eli Levy a Kan Radio - abbiamo ricevuto una serie di segnalazioni su figure sospette nei campi coltivati e dal servizio carcerario. Dopo una rapida indagine, si è scoperto che i prigionieri erano scomparsi dalla loro cella e che sono fuggiti facendo perdere le loro tracce”. Le forze di sicurezza, coadiuvate dall’esercito e dallo Shin Bet (l’intelligence interna), hanno subito avviato un'imponente caccia all’uomo, con l’uso di droni e di cani molecolari; il sospetto è che abbiano cercato di raggiungere la vicina Cisgiordania o il confine con la Giordania.
Secondo i resoconti di diversi media locali, tutti e sei i fuggitivi erano stati condannati all’ergastolo per attacchi mortali contro obiettivi israeliani ed erano considerati “molto pericolosi”. Tre di loro avevano già tentato la fuga in passato. Una fonte di polizia ha affermato a Channel 12 che si tratta di “uno degli incidenti più gravi” della storia recente del Paese. Uno degli evasi sarebbe Zakaria Zubeidi, un ex comandante delle Brigate dei martiri di al-Aqsa, originario di Jenin, in Cisgiordania. Il gruppo estremista islamico ha compiuto attentati e attacchi mirati contro gli israeliani durante gli anni della rivolta palestinese fra il 2000 e il 2005.