Scuole crollate: il governo offre condoglianze e 3.500 euro per “seppellire” gli scolari
Pechino (AsiaNews/Agenzie) – “Il Comitato del Partito comunista e il governo della città di Juyuan esprimono profonde condoglianze per la morte di studenti e professori”, dice una lettera inviata ieri, insieme a offerte di risarcimento, ai genitori dei quasi 300 studenti uccisi il 12 maggio (500 secondo altre fonti) nel crollo della scuola media pubblica. La lettera, peraltro, si preoccupa anzitutto di evitare ulteriori proteste per la cattiva costruzione e la corruzione e chiede “ai genitori dei bambini morti di credere che Pc e governo tratteranno in modo appropriato ogni loro richiesta. Non credete e non diffondete proteste e dedicatevi con coscienza alla ricostruzione”. Promessi anche 35mila yuan (3.500 euro), quale “denaro di condoglianza” per i funerali e per compensazione per ogni bambino rimasto ucciso.
I genitori sono divisi tra chi ritiene la lettera un’ammissione di responsabilità e chi osserva che ancora non sono individuate cause e responsabilità del crollo. Zhao Deqin, che ha perso due figlie gemelle di 15 anni, ritiene che “questo significa che accetteranno con maggiore lealtà le loro responsabilità”. Ma Wu Dahua, nonna di una vittima, risponde che “non credo più alle parole. Non sarò soddisfatta finché non sarà in carcere chi ha fatto questi edifici di tofu” (alimento tipico cinese ottenuto da latte di soia cagliato e condensato, molto morbido).
Anche Zhao, comunque, prevede che “ci saranno indagini ufficiali, e noi manderemo nostri rappresentanti per evitare imbrogli”. Tutti osservano che non risultano prese iniziative contro i responsabili e i costruttori della scuola e che “una lettera è senza utilità se non ci sono anche fatti. Vogliamo più che qualche parola gentile”.
Il terremoto ha ucciso oltre 69mila persone, tra cui oltre 9mila studenti e insegnanti per il crollo delle scuole. In molte zone le scuole sono crollate ma gli edifici circostanti hanno resistito. Oltre 150 genitori di Juyuan la settimana scorsa si sono recati al tribunale della vicina Dujiangyan per chiedere giustizia e si sono scontrati con la polizia.