Scrittori di fama mondiale chiedono la liberazione di Liu Xia (Video)

La campagna di Amnesty International e Pen America. Artisti e autori leggono le poesie della moglie di Liu Xiaobo. Peggiora la sua salute mentale: “Sembra non sia rimasto niente in lei”.

Pechino (AsiaNews/Agenzie) – “Per me, il futuro è una finestra chiusa”. È un verso tratto da “Frammento n.8”, una dalle poesie di Liu Xia recitate da scrittori e artisti di fama internazionale nella campagna #FreeLiuXia di Amnesty International e Pen America. Leggendo i suoi scritti, gli artisti chiedono il rilascio della “collega” poetessa, le cui condizioni psicologiche si aggravano di giorno in giorno. Fra gli scrittori sostenitori vi sono Rita Dove, Jm Coetzee, Paul Auster e Khaled Hosseini. “Il grido per la libertà di Liu Xia risuona in tutto il mondo e respinge le vuote dichiarazioni del governo cinese che affermano che è libera”, afferma Suzanne Nossel, direttrice esecutiva di Pen America.

Liu Xia, 57 anni, è agli arresti domiciliari dal 2010, quando il marito Liu Xiaobo fu insignito del premio Nobel. Contro di lei non vi è alcuna accusa formale. Liu Xiaobo è morto in prigione per un cancro al fegato. Egli stava scontando una pena per “sovversione contro lo Stato” per aver partecipato alla stesura del manifesto per la democrazia “Carta 08”.

Il dolore per la perdita del marito e gli anni di segregazione esercitano un grave peso sulla salute psichica della donna. Ye Du, poeta ed amico, lancia l’allarme sulla sua “piuttosto terribile” condizione mentale: Liu Xia è “davvero impotente e senza speranza”, poiché “i continui arresti domiciliari l’hanno distrutta al punto che ora sembra non sia rimasto niente in lei”. Il 30 aprile, durante una conversazione telefonica con l’amico e scrittore in esilio Liao Yiwu, la poetessa ha detto di essere “pronta a morire”.

Pechino sostiene che Liu Xia è libera, non riconoscendo le quotidiane restrizioni e sorveglianza a cui ella è sottoposta. Lo scorso 11 maggio, le autorità cinesi hanno bloccato cinque diplomatici europei che volevano farle visita.