Scontri fra polizia e manifestanti, mentre Hong Kong celebra (al chiuso) i 22 anni del ritorno alla Cina
Carrie Lam, giunta via ferry per evitare i dimostranti, è stata interrotta da una parlamentare che le ha gridato di dimettersi. Nel pomeriggio, la marcia del 1° luglio.
Hong Kong (AsiaNews) – Quest’anno, le cerimonie ufficiali per i 22 anni del ritorno di Hong Kong alla madrepatria cinese si sono svolte per la prima volta al chiuso (foto 1): nelle vie attorno alla piazza Bauhinia migliaia di dimostranti si scontravano con la polizia (foto 2). Secondo un comunicato ufficiale delle forze dell’ordine, almeno 13 poliziotti sono rimasti feriti in qualche modo.
Ufficialmente la cerimonia si è tenuta al chiuso a causa di alcuni scrosci di pioggia nel primo mattino, ma in realtà la decisione è dovuta al fatto che ci si aspettava tensione e scontri dopo le manifestazioni dei giorni scorsi per chiedere la cancellazione della legge sull’estradizione in Cina, le dimissioni del capo dell’esecutivo Carrie Lam, un’inchiesta indipendente sulle violenze esercitate dalla polizia contro i manifestanti.
Già nei giorni scorsi un’ordinanza aveva vietato agli studenti di essere presenti alla cerimonia. Mezz’ora prima che essa si svolgesse, la polizia in assetto anti-sommossa si è scontrata con migliaia di manifestanti nelle vie attorno, esigendo da loro di lasciare la zona dell’Exhibition Centre, dove si è tenuta la cerimonia.
L’alzabandiera dello stendardo di Hong Kong (una bauhinia bianca su fondo rosso) e di quello della Cina popolare si è tenuto all’esterno, ma i partecipanti hanno seguito il gesto dall’interno con una tivu via cavo. Subito dopo, Carrie Lam, giunta al sito via ferry per evitare di incrociare i manifestanti, ha tenuto un breve discorso in cui ha promesso ancora una volta di ascoltare di più “i pubblici sentimenti” e soprattutto i giovani del territorio.
Quella di oggi era la prima uscita in pubblico della Lam, dopo che lo scorso 18 giugno si era scusata per il modo in cui aveva gestito la legge sull’estradizione. All’inizio del suo discorso, la parlamentare democratica Helena Wong Pik-wan l’ha interrotta gridando: “Carrie Lam dimettiti! Ritira la legge malvagia!”. La Wong è stata subito portata via dalle guardie di sicurezza.
Nella tarda mattinata, 10 persone hanno inscenato un’alzabandiera vicino alla sede del parlamento, innalzando una bandiera con la bauhinia su sfondo nero, come segno dello “stato del territorio” (foto 3).
Intanto, si attendono proteste per tutto il giorno. Il Fronte civile per i diritti umani si sta preparando alla tradizionale marcia del 1° luglio che inizierà dal Victoria Park e si concluderà al Legco (il parlamento di Hong Kong).
28/06/2019 08:44
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