Scontri fra musulmani ed indù, muore un bambino
di Nirmala Carvalho
Nella capitale informatica dell’India, la comunità musulmana protesta contro l’esecuzione di Saddam mentre quella indù festeggia un centenario. Appena vengono a contatto, inizia la violenza.
Bangalore (AsiaNews) – Dopo gli scontri dei giorni scorsi e la morte di un bambino, oggi Bangalore è “controllata a vista” dalla polizia dello Stato meridionale del Karnataka, per cercare di impedire una nuova ondata di violenza fra la comunità musulmana e quella indù.
Gli scontri sono iniziati il 19 gennaio, quando 10mila musulmani si sono riuniti per protestare contro l’esecuzione di Saddam Hussein e la politica estera americana. Fra i manifestanti, i leader del Congress (il partito di maggioranza dell’Unione indiana, attualmente al governo) Jaffar Sharief e Dharam Singh.
La polizia, intervenuta per bloccare alcuni facinorosi, è stata costretta ad usare gas lacrimogeni e manganelli per sfollare i manifestanti, che hanno reagito distruggendo macchine e vetrine di negozi di proprietà di indù. Dopo questo primo scontro, 50 persone sono state ricoverate per leggere ferite.
Due giorni dopo, il Rashtriya Swayamsevak Sangh [Rss, formazione paramilitare di fondamentalisti nazionalisti indù], si è riunito sempre a Bangalore per le celebrazioni del centenario della nascita di Madhawa Sadashivarao Golwalkar, uno dei leader storici del movimento.
Appena sono venute a contatto, le due comunità hanno iniziato ad insultarsi. Dopo le prime frasi, sono iniziati gli scontri veri e propri: per fermarli, questa notte la polizia ha sparato sulla folla ed ha ucciso un bambino di 12 anni. Secondo le autorità locali, la polizia ha arrestato circa 150 persone ed è ora in grado di mantenere la calma in tutta la città, ma rimane alto il pericolo di nuovi scontri.
Bangalore è il più importante centro informatico dell’intera Unione: qui operano oltre 1.500 fra compagnie di elettronica e call centre, che servono quasi tutto il mondo occidentale.
Vedi anche
Bangkok: cresce il numero di profughi birmani alla frontiera
03/01/2022 10:00
03/01/2022 10:00