Scontri fra kurdi e turchi sul confine siriano; 30 morti
Damasco (AsiaNews/ Agenzie) - La crisi siriana fomenta il conflitto fra Ankara e i ribelli del partito dei lavoratori del Kurdistan (Kurdistan Worker's Party, Pkk). Ieri pomeriggio, un gruppo di ribelli armati di mitragliatrici pesanti, granate e lanciarazzi ha attaccato un avamposto dell'esercito turco a Sirnak nel sud-est del Paese provocando oltre 30 morti, fra cui 10 soldati e 20 miliziani.
Il dispiegamento di forze da parte del rais siriano Bashar-Al Assad per combattere i ribelli ad Aleppo (circa 100 km dal confine turco), ha dato nuova forza ai miliziani kurdi (v. AsiaNews 13/08/2012: "Erdogan, l'incubo curdo e la fine di Assad"). Negli ultimi due mesi essi hanno preso il controllo di decine di villaggi e attaccato diversi posti di blocco militari nelle provincie turche confinanti con la Siria. Scontri con l'esercito sono avvenuti anche nelle province al confine con l'Iran.
Vahdettin Ozkan, governatore della provincia di Sirnak ha dichiarato che il 2 settembre scorso i guerriglieri hanno assaltato una caserma di polizia a Beytussebap uccidendo nove agenti. All'inizio di agosto un'autobomba è esplosa nella città di Gaziantep a circa 100 km da Aleppo (Siria), uccidendo 10 persone. Anche in questa occasione l'attentato è stato rivendicato dai separatisti del Pkk.
Secondo Ankara, i regimi di Damasco e Teheran avrebbero stretto un'alleanza con i separasti del Pkk turco e le sue diramazioni iraniane e siriane per creare il caos nella regione e limitare i movimenti dei ribelli del Free Syrian Army (Fsa ) sostenuti invece dalla Turchia. Huseyin Celik, vice-presidente del partito Giustizia e sviluppo (Justice and Development Party - Ak party), partito del primo ministro, sottolinea che "il Pkk lavora a 'braccetto' con l'intelligence siriana. Assad considera la Turchia un nemico e vede nei separisti un valido alleato". Città come Afrin, a ovest di Aleppo, e Qamishli, ad est, sono controllate dal Pkk e dal suo ramo locale del Partito democratico curdo dell'Unione (Pyd). Sugli edifici governativi conquistati svettano le bandiere del Pkk e del regime siriano. Entrambi i luoghi sono interdetti a guerriglieri dell'Fsa. Nei mesi scorsi, Recep Tayyip Erdogan, Premier turco, ha più volte minacciato un intervento militare contro il regime degli Assad se continuerà a sostenere l'offensiva del Pkk.
Il Partito dei Lavoratori del Kurdistan (Pkk) è un movimento politico clandestino armato attivo nel sudest dellaTurchia, zona popolata dall'etnia di lingua kurda. Dal 2001 è nella lista dei gruppi terroristi. Il movimento ha basi anche nel nord dell'Iraq, in Iran e in Siria e si ispira al marxismo-leninismo. Esso rivendica l'autonomia per il Kurdistan turco. I kurdi residenti in Turchia sono circa 14 milioni. Secondo un rapporto della Commissione di indagine del parlamento turco, il conflitto fra esercito e il Pkk avrebbe provocato tra le 35mila e le 40mila vittime, suddivise tra militari e civili appartenenti a varie etnie. Nel 2011 il Pkk ha rivendicato almeno 6 di attentati contro caserme e posti di blocco militari. Da parte sua Ankara ha risposto bombardando diverse postazioni ribelli, spingendosi in alcuni casi anche oltre i propri confini. Per il governo turco, gli Usa e l'Unione europea il Pkk è un'organizzazione terrorista.