Scomparso p. Marino Rigon, il saveriano ‘amico dei bengalesi’
P. Marino aveva 92 anni, di cui 60 trascorsi in Bangladesh come missionario. Durante la guerra di liberazione del 1971 ha ospitato i combattenti feriti. Era famoso per le traduzioni delle opere del poeta premio Nobel Rabindranath Tagore.
Dhaka (AsiaNews) – Il Bangladesh piange p. Marino Rigon, il missionario saveriano “grande amico dei bengalesi”. Il sacerdote si è spento il 20 ottobre in Italia. Aveva 92 anni, di cui 60 trascorsi in Bangladesh come missionario. P. Pietanza Dominico Mimmo, suo confratello e responsabile del centro per il dialogo e l’ecumenismo della diocesi di Khulna, racconta ad AsiaNews: “P. Marino è stato un pioniere dei saveriani in questo Paese. Era arrivato nel 1953, appena un anno dopo la venuta dei primi confratelli. Ha offerto un immenso contributo alla Chiesa cattolica del Bangladesh”.
P. Marino era nato a Villaverla [in provincia di Vicenza, ndr] nel 1925. Dal 1953 si era stabilito nel villaggio di Haldibunia, sotto l’amministrazione diocesana di Khulna. In passato aveva espresso il desiderio di poter essere seppellito in Bangladesh, Paese in cui aveva scelto di vivere. A tal proposito, p. Pietanza riferisce che la decisione “spetta al nostro superiore regionale”. P. Pietanza riporta inoltre che il missionario di origini italiane “ha predicato il Vangelo tra i cattolici attraverso l’uso della lingua locale. È stato un grande scrittore e traduttore e per questo ha ottenuto numerosi riconoscimenti letterari quando era in vita”.
P. Marino era un profondo estimatore del poeta bengalese Rabindranath Tagore, premio Nobel per la letteratura [nel 1913 – ndr], e di cui ha tradotto in italiano 40 opere. Nel 1971, durante la guerra di liberazione dell’allora Pakistan orientale (oggi Bangladesh) dal Pakistan occidentale, il saveriano ha dato rifugio ai combattenti feriti, cosa che gli ha “fatto vincere il cuore della popolazione”.
In 60 anni di missione, ha svolto un ruolo fondamentale nella lotta alla povertà, nell’espansione dell’educazione, nell’offerta dei servizi medici e nello sviluppo delle donne povere. Migliaia di donne ancora godono del sistema di assistenza da lui creato.
Nel 2009 il governo del Bangladesh gli ha concesso la cittadinanza, un privilegio riservato a pochi stranieri. Nel 2012 p. Marino è stato tra i 61 non bengalesi premiati dalle autorità dello Stato per il loro eccezionale contributo alla nascita della nazione.