Scienziati cinesi avvertono: l'Everest si scioglie
Pechino (AsiaNews/Agenzie) - Il fenomeno del global warming - il surriscaldamento del pianeta - consuma rapidamente i ghiacciai del monte Everest e mette le riserve d'acqua a rischio.
Alcuni scienziati cinesi hanno effettuato ricerche sulle cime dell'Everest (in tibetano Qomolangma) e rilevato un aumento evidente del fenomeno di scioglimento dei ghiacciai. Il global warming è particolarmente veloce sull'Everest e minaccia il bilancio globale delle riserve d'acqua: circa il 75 % dell'acqua del pianeta si conserva nei ghiacciai, presenti in maggior parte nelle aree montuose.
La presenza di ghiacciai nelle montagne permette - attraverso le grandi piogge invernali e le nevicate - un rilascio graduale dell'acqua nei fiumi che a loro volta la diffondono nel resto dell'anno.
Gli scienziati hanno studiato un ghiacciaio del monte Everest che in soli due anni si è abbassato di circa 50 metri: la velocità è raddoppiata rispetto alla norma. La stessa rapidità di scioglimento era riscontrabile in un altro grande ghiacciaio scomparso dal 2002.
Anche in Nepal si accusa lo stesso fenomeno: nel 2002 più del 40 % dei laghi ghiacciati dell'Himalaya si sono rigonfiati. Il fenomeno ha portato alla spaccatura degli argini ad ha messo in pericolo la vita di migliaia di persone.
Gli scienziati avvertono che il surriscaldamento del pianeta potrebbe portare nei prossimi 100 anni a un innalzamento della temperatura media tra i 1,4 e i 5,8 gradi Celsius: si rischia un ritiro dei ghiacciai e un innalzamento del livello globale del mare fino a 60 metri.
L'unica soluzione possibile - continuano gli scienziati - è un rapido intervento da parte dei governi mondiali affinché si accordino per ridurre l'emissione dei gas che producono l'effetto serra. Un tentativo in tal senso è il protocollo di Kyoto, che impegna i Paesi industrializzati a ridurre complessivamente del 5% nel periodo 20082012 le principali emissioni antropogeniche dei gas capaci di alterare il naturale effetto serra.03/12/2007