Scandalo abusi, il ‘dolore e la vergogna’ dei vescovi filippini
Il presidente della Conferenza episcopale filippina (Cbcp) richiede "risposte urgenti che ci mostrino la verità". “Siamo una Chiesa di peccatori, chiamati alla conversione e alla santità allo stesso tempo”. Mons. Valles segue papa Francesco e invita i cattolici alla preghiera e al digiuno.
Manila (AsiaNews) – Le rivelazioni sugli scandali sessuali ed il modo in cui essi vengono affrontati dalla Chiesa “sollevano domande più dolorose che ovviamente richiedono risposte urgenti che ci mostrino la verità”. È quanto afferma mons. Romulo G. Valles, arcivescovo di Davao e presidente della Conferenza episcopale filippina (Cbcp), in un messaggio diffuso ieri.
“In questi ultimi giorni, sentiamo di nuovo, con crescente intensità, il dolore e la vergogna”, si legge nella nota. “Il dolore – sottolinea mons. Valles – è reso più forte dai presunti silenzi su questi abusi e crimini”. Senza citare nomi, il presule ricorda coloro che di recente hanno dato “maggior vigore” alla sofferenza della Chiesa e sottolinea quanto dichiarato dai vescovi filippini lo scorso luglio: “Ammettiamo umilmente di essere una Chiesa di peccatori, chiamati alla conversione e alla santità allo stesso tempo. Ci inchiniamo per la vergogna, quando sentiamo che gli abusi vengono commessi da alcuni dei nostri leader della Chiesa, specialmente quelli ordinati per ‘agire nella persona di Cristo’”.
Mons. Valles si sofferma a lungo su quanto dichiarato da papa Francesco nella sua “Lettera al popolo di Dio”, di cui cita alcuni passi. “La presente situazione dolorosa è una buona occasione per noi vescovi di rivisitare e rivedere le linee guida esistenti sulla protezione di minori e adulti vulnerabili, e con rinnovata determinazione e impegno a metterle in pratica e a non nasconderle”, sottolinea il presidente della Cbcp.
Secondo il presule, le attuali circostanze chiamano la Chiesa anche “a qualcosa d’importante: andare davanti al Signore in preghiera”. Raccogliendo l’invito del pontefice, mons. Valles conclude il suo messaggio invitando i cattolici filippini a pregare ed osservare digiuni: “Questo è qualcosa che possiamo organizzare e fare nelle nostre diocesi e parrocchie, nelle comunità religiose e nelle nostre Comunità ecclesiali di base”.
20/05/2019 14:47