Sapporo, il Festival della neve cancellato per il Covid
È la prima volta dalla sua inaugurazione nel 1950. Ogni anno attira più di 2 milioni di giapponesi e non, con un giro d’affari di 510 milioni di euro. I visitatori vi possono ammirare statue di ghiaccio e neve alte fino a 15 metri. Saranno pubblicate online immagini delle passate edizioni. Numero dei contagi in crescita nel Paese.
Tokyo (AsiaNews) – Il Festival della neve di Sapporo (Hokkaido) è stato cancellato per la prima volta dalla sua inaugurazione nel 1950. Lo hanno dichiarato ieri gli organizzatori dell’evento, spiegando che l’alta affluenza potrebbe favorire la diffusione del coronavirus, in aumento nel Paese in questi giorni.
Prevista per febbraio, la kermesse attira ogni anno più di 2 milioni di turisti, nipponici e non, con un giro d’affari di circa 65 miliardi di yen (510 milioni di euro). I visitatori vi possono ammirare statue di ghiaccio e neve alte fino a 15 metri. Spesso sono realizzate da maestranze delle Forze armate, e rappresentano di solito personaggi famosi o rinomati capolavori architettonici e artistici.
Quest’anno il Festival si è svolto in coincidenza con l’emergere della pandemia da Covid-19. Anche a causa della chiusura delle frontiere con la Cina, ritenuta l’epicentro dell’emergenza sanitaria, le visite si sono ridotte a 710mila. Per mantenere vivo lo spirito dell’iniziativa, il comitato organizzatore pensa di pubblicare sul suo sito web immagini di passate edizioni e video che mostrano il processo di creazione delle opere.
Grazie al lancio della campagna di vaccinazione, le Olimpiadi di Tokyo dovrebbero tenersi invece come programmato dal 23 luglio all’8 agosto. Secondo le stime, il rinvio di un anno dei Giochi è costato al Paese 640 miliardi di yen (5,2 miliardi di euro).
Nell’isola di Hokkaido i casi di Covid sono quasi 11.500; 317 i decessi. In tutto il Giappone si sono registrati finora 182mila contagi (1.672 in più nelle ultime 24 ore) e 2.530 morti.
05/01/2021 08:56
29/02/2020 10:08