Salgono a 90 le vittime dell’attentato di Kabul. Ancora nessuna rivendicazione
I talebani negano il loro coinvolgimento. L’intelligence afghana potrebbe essere il gruppo Haqqani. Si estraggono ancora corpi dai detriti. Kabul ha il più alto numero di vittime dei primi tre mesi del 2017.
Kabul (AsiaNews/Agenzie) – Sono salite a 90 le vittime accertate dell’esplosione a Kabul di ieri mattina, i cui responsabili non hanno ancora rivendicato l’attacco. Il numero dei feriti è ora 400. Secondo il Ministro della salute il conto delle vittime è destinato a salire, mentre ulteriori corpi vengono estratti dai detriti. La maggior parte delle vittime sono civili afghani; anche alcuni stranieri sono rimasti feriti.
L’esplosione ha provocato un cratere profondo circa cinque metri. L’esplosivo era nascosto all’interno di un’autocisterna utilizzata per pulire la rete fognaria.
Un portavoce dei talebani afghani, Zabihullah Mujahid, ha negato il loro coinvolgimento, affermando che il gruppo condanna ogni tipo di attacco che colpisca civili.
Tuttavia, il Direttorato nazionale per la sicurezza, la primaria intelligence afghana, pare credere che l’attentato sia opera del gruppo islamista Haqqani, una rete legata ai talebani presente anche in Pakistan.
Nessuna comunicazione è ancora giunta dallo Stato islamico, responsabile di diversi attacchi di quest’anno, incluso uno a marzo all’ospedale militare in cui sono morte più di 50 persone.
L’esplosione è l’ultima di una serie di azioni terroristiche che hanno colpito la capitale afghana. Nel Paese, la provincia di Kabul ha registrato il più alto numero di vittime nei primi tre mesi del 2017.
24/07/2017 09:07
27/08/2021 09:12