Sale alla ribalta il Fujian di Xi Jinping
È uno dei feudi politici del presidente cinese, da cui sta promuovendo alleati alle massime cariche dello Stato. Wang Xiaohong è ora zar della sicurezza nazionale: può controllare i rivali di Xi. La fazione del Fujian ha un piede anche nella Commissione militare centrale. La sua ascesa minacciata dai protetti di Xi nel Zhejiang e da quelli del premier Li Keqiang.
Pechino (AsiaNews) – La provincia sud-orientale del Fujian conquista la ribalta nazionale. Da uno dei suoi due feudi politici (l’altro è lo Zhejiang), il presidente Xi Jinping sta promuovendo alleati politici alle massime cariche dello Stato in vista del 20° Congresso del Partito comunista cinese, che si terrà in autunno.
La scalata al potere dei protetti di Xi dal Fujian riguarda anche le alte sfere militari. La provincia ha un ruolo strategico nei calcoli geopolitici del leader supremo: davanti alle sue coste si trova Taiwan, che Xi vuole riunificare con la Cina continentale a tutti i costi.
La promozione più significativa è quella di Wang Xiaohong, diventato ministro della Sicurezza pubblica. Fino alla sua recente nomina, Wang ha occupato il ruolo di vice ministro nello stesso dicastero. Ha anche un passato come vice sindaco di Pechino, responsabile della sicurezza cittadina.
Wang supervisionerà tutte le forze di polizie e i servizi segreti. Nell’ottica dei giochi di potere che precederanno il 20° Congresso, la presenza di un suo sodale in questo ruolo rafforza le capacità di controllo di Xi: ora Wang potrà tenere sotto controllo tutti i rivali del suo mentore nel Partito.
Xi si avvicina al Congresso un po’ indebolito dalle non certo esaltanti performance economiche del Paese nell’ultimo anno. Analisti si aspettano che il presidente (e segretario generale del Partito) scenda a patti con il premier Li Keqiang per ottenere un terzo mandato al potere, che interromperebbe la prassi di avere un leader alla guida della nazione al massimo per due quinquenni consecutivi.
Dal 2017 la fazione del Fujian vicina a Xi ha già un suo uomo nelle massime cariche delle Forze armate. Un altro protetto del presidente, Miao Hua dirige il Dipartimento per il lavoro politico della Commissione militare centrale (guidata da Xi). L’organismo diretto da Miao ha la responsabilità dell’educazione politica ed ideologica di ufficiali e truppe.
L’importanza militare della provincia nei piani di Xi è suggerita dal fatto che ha dato il nome alla nuova portaerei, appena varata: la terza in dotazione alla Marina cinese. La Fujian è considerata di un livello superiore alle due precedenti (la Liaoning e la Shandong) e un asset centrale in caso d’invasione di Taiwan.
Come osservato da Nikkei Asia, non è detto che la fazione del Fujian riuscirà a piazzare suoi uomini nei due principali organi di potere del Partito: il Comitato centrale e il suo comitato permanente (ben più importante e ristretto a sette posti). Oltre alla sfida lanciata dalla Gioventù comunista di Li, Xi dovrà tenere conto dei suoi alleati nello Zhejiang, come delle pretese che arrivano dai vertici delle quattro municipalità autonome di Pechino, Shanghai, Chongqing e Tianjin.
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