Sale a 31 il numero di morti per l'infezione dei maiali nel Sichuan

Pechino (AsiaNews/Agenzie) Sale a 152 il numero delle persone infettate dal morbo dei maiali. Le cifre sono del ministero della Sanità cinese, il quale ha reso noto che l'epidemia si è diffusa in altre 6 città della provincia, oltre a Zyiang e Neijang, e ha ucciso 31 persone. Almeno 27 persone sono in condizioni critiche. Numerosi contadini della provincia cinese di Sichuan hanno contratto la malattia dalle carcasse degli animali morti. Gao Qiang, ministro cinese della Sanità, è arrivato ieri nel Sichuan per assicurare agli abitanti che tutto è sotto controllo.

L'Organizzazione Mondiale della Sanità si è dichiarata perplessa. Un suo portavoce ha affermato che se è vero che la causa è lo streptococco suis tipo 2, come dichiarato da fonti governative, sarebbe la prima volta che questo batterio fa così tanti morti in una volta. Il timore è che il batterio possa essere divenuto più virulento. Il quotidiano Beijing Daily Messenger cita alcuni esperti secondo i quali le indagini mostrano che i malati sono solo coloro che, con ferite aperte sulla pelle, sono venuti in contatto con carne infetta o con maiali ammalati, durante la macellazione. Le vittime sono soprattutto piccoli allevatori che lavorano in condizioni sanitarie precarie. Contadini della regione hanno confermato l'abitudine di nutrirsi dei maiali ammalati, invece di eliminarli. Sul giornale si legge che molte persone hanno messo le loro mani sui maiali uccisi, per tosarli, lavare gli organi e tagliarne la carne. Jang Suhua, una degli ammalati, ha dichiarato al Beijing Daily Messenger che non credeva fossero un problema le ferite sulle sue mani, quando ha contribuito all'uccisione di un maiale. "Dopo l'uccisione del maiale, io e la mia famiglia abbiamo bollito 3 pentole di carne da mangiare. Dopo avere mangiato solo qualche costoletta, ho avvertito scompensi cardiaci e nausea ha dichiarato e le mie gambe sono diventate talmente deboli da non reggermi in piedi. Sulle braccia e sulle gambe sono poi comparse grandi chiazze di sangue sotto la pelle".