Saigon, condannati per ‘terrorismo’ due cittadini americani. In carcere anche 10 complici
Il ministero della Sicurezza pubblica dichiara che i 12 hanno agito “contro lo Stato” e per conto del Governo nazionale provvisorio del Vietnam (Pngv), organizzazione “terrorista” e fedele all’ex governo del Sud. A Nguyen James Han e Phan Thị Dao erano state assegnate “missioni contro-rivoluzionarie”: diffusione di propaganda, organizzazione di proteste ed “insulti all’immagine” di Ho Chi Minh.
Hanoi (AsiaNews/Agenzie) – Il Tribunale del popolo di Ho Chi Minh City (Saigon) ha disposto una condanna a 14 anni di carcere per due cittadini statunitensi, rei di aver pianificato nei mesi scorsi una serie di attacchi dinamitardi. Al termine di un processo di due giorni, i giudici hanno stabilito che Nguyen James Han e Phan Thị Dao (conosciuta negli Usa come Phan Angel) hanno agito “nel tentativo di rovesciare lo Stato” insieme ad altri 10 complici. Per questi ultimi, la Corte ha emesso pene dai cinque agli 11 anni di reclusione.
Secondo le autorità, gli imputati sono colpevoli di aver stampato 4mila volantini, cospirato per assumere il controllo della radio nazionale e tentato di incitare manifestazioni anti-regime, il 30 aprile dello scorso anno. In questa data si celebra il “Giorno della riunificazione”, in ricordo della fine della Guerra del Vietnam, conclusasi nel 1975 con la vittoria dei comunisti del Nord.
Il ministero della Sicurezza pubblica dichiara che i 12 hanno agito per conto del Governo nazionale provvisorio del Vietnam (Pngv), organizzazione “terrorista” operativa in California (Usa) dal 1990, che ha giurato fedeltà all’ex governo del Sud. Il Pngv avrebbe inviato Phan e Nguyen in Vietnam nel febbraio 2017, per effettuare attacchi durante alcune festività nazionali; alla coppia sarebbero state assegnate “missioni contro-rivoluzionarie”, come la diffusione di propaganda antigovernativa, l’organizzazione di proteste ed “insulti all’immagine” dell’ex presidente Ho Chi Minh.
Nel giugno scorso, un tribunale di Ho Chi Minh City ha confermato le condanne al carcere contro 15 membri del gruppo che, nel mese di aprile dello scorso anno, hanno piazzato esplosivi nel terminal internazionale dell'aeroporto Tan Son Nhat. Il mese scorso, la polizia ha detto di aver arrestato sette membri del Pngv per l'attentato ad una stazione di polizia: l’esplosione di due piccoli ordigni ha ferito tre persone, in quello che le forze di sicurezza hanno definito “un episodio di terrorismo contro il governo popolare”. Anche un deposito di polizia, dove erano custoditi veicoli confiscati, per lo più motociclette, è stato fatto saltare in aria.