Sacerdote ad Ashgabat: I Giochi asiatici, occasione di preghiera e incontro fra i popoli
Riservato spazio agli atleti per la preghiera cristiana, buddista, indù e delle altre religioni. Il Turkmenistan “ha scelto la strada della neutralità positiva.
Ashgabat (AsiaNews) – Non solo sport e spettacolo, ma anche preghiera e amicizia fra i popoli e le religioni. È quanto accade questi giorni ad Ashgabat, dove dal 17 settembre sono iniziati i Giochi asiatici Indoor e di Arti Marziali (Aimag). Lo racconta ad AsiaNews p. Andrzej Madej, sacerdote polacco degli oblati, superiore della Missio Sui Juris del Turkmenistan.
“Nel villaggio olimpico gli organizzatori hanno previsto uno spazio in cui gli atleti possono pregare e incontrare i religiosi”, racconta p. Madej. “Ci sono sale per buddismo, induismo, cristianesimo e una per le altre religioni”.
Il sacerdote, rappresentante della Chiesa cattolica all’evento, è presente per diverse ore al giorno durante la settimana: “Vengono per parlare con me, per pregare. Sono molto felice di celebrare nel villaggio olimpico con gli atleti cattolici delle Filippine. Abbiamo già celebrato due volte l’eucarestia, e lo faremo ancora la prossima domenica”.
La comunità dei cattolici in Turkmenistan è una piccola minoranza che conta circa 200 fedeli.
P. Madej commenta l’evento sportivo, definendolo un segnale che il Turkmenistan “ha scelto la strada della neutralità positiva, e cioè: cerca di assicurare stabilità politica in Asia centrale, di promuovere iniziative pacifiche e rafforzare la comprensione con i Paesi vicini. I Giochi di Ashgabat 2017 rientrano in questa prospettiva: la convivenza pacifica fra le nazioni, le culture e le religioni.”
“Lo sport – continua il sacerdote – non ha solo una dimensione culturale, ma è molto di più: crea spazio per gli incontri, le amicizie, per rafforzare la solidarietà fra la gente… i motivi umanistici sono la luce nelle iniziative sportive. Adesso i rappresentanti di più di 60 nazioni sono nella capitale del Turkmenistan, Ashgabat. Ashgabat significa ‘la città dell’amore’!”
“Il proverbio latino dice ‘mens sana in corpore sano’ – conclude p. Madej – io sono convinto che la nostra anima influisce ancora di più sul nostro corpo!”
Intanto, il Turkmenistan continua ad occupare la cima del medagliere con 59 medaglie d’oro, 43 d’argento e 51 di bronzo. Segue l’Iran, che con i tre ori vinti ieri nel Muay thai raggiunge quota 16, e la Thailandia che ne ha vinte 13.
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