Ryadh: Mbs fa arrestare altre 207 persone per corruzione
Si tratta di funzionari governativi ma non è stata resa nota la loro identità. La commissione anticorruzione del regno saudita ha indagato 460 persone in tutto. Dal 2017 la campagna di epurazione del principe ereditario Muhammad bin Salman ha fatto guadagnare alla corona 90 miliardi di euro di asset.
Riyadh (AsiaNews/Agenzie) - In Arabia Saudita un nuovo organismo voluto dal principe ereditario Muhammad bin Salman (Mbs) ha arrestato almeno 207 persone che lavoravano per diversi ministeri governtativi. La Commissione nazionale anticorruzione del regno, conosciuta come “Nazaha”, ha comunicato la notizia il 9 agosto. I nomi delle persone imprigionate non sono stati comunicati e non è chiaro quando siano avvenuti gli arresti. Accusati di corruzione, abuso d'autorità e frode, i detenuti saranno rinviati a giudizio.
La Commissione ha poi aggiunto che in quest’ultimo round anticorruzione ha indagato almeno 460 persone. Ad aprile di quest’anno altre 176 persone erano state arrestate per corruzione.
Dalla fine del 2017 bin Salman ha preso di mira più di 300 principi, figure pubbliche e uomini d'affari che circondavano la famiglia al-Saud. Le Forze dell’ordine quell’anno avevano arrestato alcune delle figure più influenti del Paese e le hanno tenute in imprigionate all’hotel Ritz-Carlton di Riyadh per settimane. Molti sono poi stati trasferiti in prigione e hanno denunciato abusi fisici. Questa campagna di epurazione ha permesso a Mbs di consolidare il proprio potere e ha ha portato alle casse del governo asset per un valore di 90 miliardi di euro.
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