Rouhani: ‘ascoltare la voce del popolo’ o subiremo lo stesso destino dello scià
Il discorso del presidente durante una trasmissione di commemorazione del 39mo anniversario dalla rivoluzione islamica. Dopo le manifestazioni del mese scorso la calma è tornata per le strade iraniane, ma non il dissenso. Diverse ragazze – e un ragazzo – manifestano contro il velo obbligatorio.
Teheran (AsiaNews/Agenzie) – A 39 anni dalla caduta dello scià Mohammad Reza Pahlavi, le autorità iraniane rischiano di incorrere nello stesso destino se ignorano il malcontento popolare. È quanto lascia intendere il presidente iraniano Hassan Rouhani, in un discorso televisivo ripreso ieri al mausoleo dell’imam Khomeini, fondatore della repubblica islamica.
La trasmissione si è tenuta a dieci giorni dalla commemorazione nazionale del 39mo anniversario della rivoluzione islamica, l’11 febbraio.
“Tutti i dirigenti del Paese devono ascoltare le esigenze e i desideri del popolo – ha affermato Rouhani – il regime precedente ha perduto tutto proprio perché non ha ascoltato la voce e le critiche della popolazione. [Lo scià] non ha ascoltato la voce dei riformatori, dei suoi consiglieri, degli universitari, delle élite e delle persone istruite”.
Il presidente fa riferimento alle proteste che hanno sconvolto il Paese fra la fine del 2017 e l’inizio del 2018. Secondo le autorità, 25 persone sono rimaste uccise durante le manifestazioni non autorizzate di rivolta contro il potere, la crisi economica e la corruzione.
La calma è tornata nelle strade iraniane, ma il dissenso rimane: sono giorni che alcune donne – e non solo – protestano contro il velo obbligatorio, agitando il copricapo in pubblico, con la testa scoperta. Il 29 gennaio, alle 11 del mattino, la prima ragazza è salita su un blocco di cemento alto un metro. La giovane aveva al polso un braccialetto verde, simbolo del movimento di protesta del 2009, “Onda Verde”. Si è tolta il velo, lo ha legato intorno a un bastone, agitandolo. L’esempio è stato seguito da altre ragazze e anche da un giovane uomo (vedi foto n.2). Ha suscitato scalpore sul web l’immagine di una giovane con addosso il chador che agita un velo (vedi foto n.3).
Con le sue parole, Rouhani si allea con i riformisti e fa appello per più libertà civili, incluso il rilascio di prigionieri politici. Pochi giorni fa sono state l’allentate le restrizioni del leader riformista Hussein Mousavi.
Le parole del presidente iraniano fanno eco a quelle di Mehdi Karroubi, altro dissidente da sette anni ai domiciliari, che pochi giorni prima ha criticato l’ayatollah Ali Khamenei in una lettera aperta in cui avvisa: servono riforme importanti “prima che sia troppo tardi”.
12/02/2018 08:49
02/05/2016 12:05