Riyadh condanna a morte un religioso sciita: Ha fomentato i disordini del 2011
Riyadh (AsiaNews/Agenzie) - Un tribunale dell'Arabia Saudita ha condannato oggi a morte un influente religioso musulmano sciita, ritenuto colpevole di aver "fomentato discordia" e "minato l'unità nazionale". Lo sceicco Nimr Baqir al-Nimr era stato un acceso sostenitore delle proteste anti-governative scoppiate nella Provincia orientale del Paese nel 2011, considerate la "Primavera araba" saudita. La condanna è stata confermata dal fratello.
Le autorità saudite lo hanno arrestato due anni fa. Nel corso del fermo, la polizia gli ha sparato quattro volte a una gamba: questa violenza - che secondo gli agenti era stata provocata da un tentativo armato di fuga - ha scatenato disordini nella comunità sciita durati giorni. La famiglia dello sceicco ha sempre negato la ricostruzione dei fatti e le accuse contro il religioso, che avrebbe "sempre e solo sostenuto proteste in forma pacifica".
La Provincia orientale, ricca di petrolio, è abitata proprio da una maggioranza composta da musulmani sciiti: essi lamentano da decenni le politiche di discriminazione nei loro confronti portate avanti dalla famiglia reale, sunnita di ispirazione wahabita.
Le proteste sono scattate nel febbraio 2011 dopo quelle del Bahrain, Paese a maggioranza sciita governato da una famiglia sunnita. Da parte loro, le autorità saudite respingono le accuse di discriminazione e all'epoca accusarono l'Iran di aver fomentato il malcontento popolare.