Rivista cristiana apre ai fumetti e ai giochi per attirare i giovani alla fede
Inserita una striscia che narra le storia di una studentessa di nome “Pyuritan”. Spiegare la religione in modo divertente. Presidente della casa editrice: il cambiamento e l’apertura per la salvezza della comunità cristiana in Giappone.
Tokyo (AsiaNews/Kyodo) – I manga (fumetti giapponesi) e la cultura popolare sono la nuova frontiera per attirare i giovani verso la fede. Questa la linea scelta dalla rivista cristiana “Kirisuto Shimbun”, guidata dal presidente Shinji Matsutani, 40 anni. Alla solita uscita settimanale, si sono affiancate una pubblicazione trimestrale più ricca di illustrazioni e un’edizione online.
La rivista esiste da ben 71 anni, è stata fondata dal riformatore sociale cristiano Toyohiko Kagawa e si occupa di tutte le confessioni cristiane. Sulle sue pagine appaiono ora delle strisce raffiguranti una studentessa di nome Pyuritan – gioco di parole con la parola “puritani”.
Nel fumetto sono rappresentate personificazioni di diversi gruppi cristiani, inclusi cattolici e anglicani: l’idea è istruire i lettori sul cristianesimo in modo divertente. Ne esiste anche un’applicazione per il cellulare.
La stessa casa editrice vende dal 2014 carte da gioco che ritraggono personaggi della Bibbia e sponsorizza fiere dei fumetti e gare di scrittura a tema cristiano. Le carte sono state tradotte anche in cinese per la distribuzione a Taiwan. Dal 2011 il gruppo sponsorizza il “Pray Festival”, un incontro annuale sulla linea dei mercatini giapponesi di fumetti, dove vengono venduti fumetti, libri e oggetti cristiani. In fase di sviluppo è anche un’applicazione per cellulare che serve a localizzare le chiese più vicine.
Per il presidente, lo scopo di queste novità è avvicinare i giovani alla realtà cristiana, che in Giappone rappresenta appena l’1%. “Con l’invecchiare dei fedeli, le chiese spariranno se continuano a portare avanti i vecchi metodi. Noi vogliamo contrastare questa tendenza”.
Cresciuto in una famiglia cristiana, Matsutani è da maggio presidente della casa editrice e redattore capo. Alcuni hanno criticato la decisione della rivista, definendo “blasfemia” l’utilizzo di manga e altri elementi di cultura popolare per la religione e reagendo in modo negativo alla collaborazione del gruppo editoriale con persone di altre confessioni religiose. Il redattore capo ha risposto alle critiche sostenendo che “le chiese dovrebbero aprirsi agli altri” se vogliono sopravvivere. Egli è giunto a suggerire di aprire gli istituti religiosi ai giocatori di “Pokemon Go”, il popolare gioco per cellulare nel quale le persone devono girare il territorio in cerca di creature immaginarie.
29/04/2017 09:58