Rimandata, senza data, l’ordinazione illecita del vescovo di Hankou
di Jian Mei
Un sacerdote locale riferisce oggi ad AsiaNews che l’ordinazione è stata “posposta”, ma senza spiegazioni o ulteriori informazioni su una nuova data. Sollievo dei fedeli. “Preoccupazione” per l’ordinazione illecita era stata espressa dal segretario della Congregazione per l’evangelizzazione dei popoli.
Pechino (AsiaNews) – E’ stata rimandata, senza fissare una ulteriore data, l’ordinazione illecita di p. Shen Guoan a vescovo di Hankou, fissata per il 9 giugno.
Un sacerdote locale riferisce oggi ad AsiaNews che l’ordinazione è stata “posposta”, ma senza spiegazioni o ulteriori informazioni su una nuova data.
Un altro sacerdote della vicina provincia conferma la stessa informazione e aggiunge di essere stato informato dello spostamento il 3 o il 4 di questo mese.
Cattolici della diocesi dicono di essere confortati dalla notizia ed esprimono a speranza che “questa ordinazione illecita non avvenga nella diocesi”.
L’ordinazione di vescovi illeciti era stata minacciata a maggio dal presidente onorario dell’Associazione patriottica, Antonio Liu Bainian il quale aveva detto di esigere che il Vaticano “non interferisca nel lavoro dei vescovi autoeletti e autoordinati”. La frase era stata vista come una sfida e una minaccia lanciate contro la Santa Sede in vista di future ordinazioni di vescovi senza mandato papale.
”Preoccupazione” per la possibile ordinazione illecita di Hankou era stata espressa il 3 giugno da mons. Savio Hon, segretario della Congregazione per l’evangelizzazione dei popoli, in un’intervista ad AsiaNews. “Questa notizia - aveva detto - mi preoccupa, preoccupa il papa e soprattutto tutta la Chiesa di Cina. Da quello che so, i fedeli di Hankou hanno reagito e con in mano il codice di diritto canonico hanno chiesto al governo e all’Associazione patriottica di non fare questo gesto ed evitare questa ordinazione. Sembra - aveva aggiunto - che anche il candidato, p. Shen Guoan, non voglia farlo. Ma purtroppo in questi tempi non abbiamo molte notizie su cosa pensa il candidato. Ma da fratello a fratello, voglio dire a p. Shen: Ho fiducia in te, perché tu agisca nel modo giusto: E non c’è altro modo giusto se non rifiutarsi di accettare”.
Un invito a pregare perché il desiderio dei vescovi cinesi di essere parte della Chiesa universale “superi la tentazione di un cammino indipendente da Pietro” era stato rivolto il 18 maggio, Benedetto XVI a tutti i cattolici del mondo. In quell’occasione, il Papa, aveva chiesto preghiere per la Chiesa in Cina, anche per “illuminare quelli che sono nel dubbio, di richiamare gli smarriti, di consolare gli afflitti, di rafforzare quanti sono irretiti dalle lusinghe dell'opportunismo”.
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