Ridefinire la strategia per rilanciare l’economia indiana dopo il coronavirus
Secondo il premio Nobel Abhijit Banarjee, serve un pacchetto di stimoli abbastanza grande per aumentare la spesa e rilanciare la domanda. Il rilancio dell’economia verrà dal mettere soldi nelle mani delle persone e dal rilancio della domanda. Anche la Chiesa in India è molto preoccupata per la società e ha fatto la sua parte in collaborazione con le autorità per raggiungere i poveri.
Cochin (AsiaNews) – Ridefinire la strategia per rilanciare l’economia indiana dopo il coronavirus, rivedendo la strategia aziendale è la necessità attuale, secondo un gruppo di esperti provenienti da varie parti dell’India, che hanno partecipato a un webinar aziendale il 6 maggio. Il webinar è stato organizzato dal quotidiano più diffuso in India - Malayala Manorama - con la partecipazione di imprenditori, banchieri, economisti, formatori di investitori.
L'evento è stato organizzato per analizzare lo scenario attuale delle piccole e medie industrie (MSME) in India e per identificare i nuovi piani per rafforzare quei settori industriali che sono maggiormente colpiti dal blocco. “Di recente - ha evidenziato il moderatore del webinar, Muhammad Hanish, segretario del Kerala State Industry - la Reserve Bank of India ha emesso linee guida per le banche a supporto delle industrie di piccole e medie dimensioni. Sfortunatamente, gli imprenditori delle piccole industrie non sono a conoscenza di tali linee guida e il dipartimento dell'Industria dello Stato deve diffondere le strutture create dalle banche”.
Secondo Mr. T.S Chandran, un trainer degli investimenti, il Kerala è uno degli Stati più vulnerabili in quanto dipende da altri Stati e Paesi per le materie prime e per i lavoratori migranti nel settore produttivo. A causa della scarsità delle materie prime e di operai, il settore industriale nello Stato deve ridefinire la sua politica tradizionale, adottando misure diverse per recuperare dalla caduta del settore.
Kochausep Chittilappaly, fondatore di V-Guard Industries, la principale azienda produttrice di elettrodomestici, propone che le banche non si limitino alla moratoria per un breve periodo, ma che anche lo sconto degli interessi sia applicato agli industriali durante il periodo di blocco. Le persone devono avere i soldi in mano per far muovere l'economia del Paese.
L'India, il paese di ricchi e di non abbienti, ha creato un abisso tra ricchi e poveri. Il blocco avrà effetti soprattutto sui poveri e sulle famiglie della classe media. L'India ha bisogno, ha suggerito due giorni fa il premio Nobel Abhijit Banarjee in un'intervista, di un pacchetto di stimoli abbastanza grande per aumentare la spesa e rilanciare la domanda. Il rilancio dell’economia verrà dal mettere soldi nelle mani delle persone e dal rilancio della domanda.
Le misure Covid dell'India sono state limitate appena all'1% del PIL, mentre gli Stati Uniti sono andati al 10% e anche il Giappone e l'Europa hanno adottato misure più vaste per rilanciare la loro economia". Secondo Banerjee, dare soldi a tutti, in modo che possano spendere nei negozi o acquistare beni di consumo, è il modo più semplice per muovere l'economia. Perché allora le persone della media e piccola impresa ottengono denaro e lo spendono.
Nella sessione webinar, il presidente della media e piccola impresa (MSME) in Kerala, ha informato che più di mille piccole industrie sono chiuse da più di 40 giorni e sarà difficile per molte di queste riaprire dopo il blocco. Allo stesso tempo, il Governo ha imposto a tutti i datori di lavoro di pagare lo stipendio a tutti i dipendenti nonostante l’interruzione delle attività. Il governo centrale nei provvedimenti iniziali non ha offerto nulla alle piccole e medie industrie. Ma Giridhar Aramane, segretario del ministero dei trasporti su strada e delle autostrade, ha dichiarato: "Il governo indiano, il Primo ministro e il Dipartimento degli affari economici stanno già lavorando a un pacchetto che include non solo MSME ma anche l'industria. Tutti i settori dell'industria indiana saranno assistiti nel prossimo pacchetto globale”. L'intero settore ha tenuto d'occhio l'imminente provvedimento del ministro delle finanze Nirmala Sitharam.
Anche la Chiesa in India è molto preoccupata per la società e ha fatto la sua parte in collaborazione con le autorità per raggiungere i poveri. Il card. Oswald Gracias, presidente della Conferenza episcopale indiana, ha scritto al primo ministro Narendra Modi, offrendo il sostegno della Chiesa cattolica in India alle diverse realtà della società colpita da Covid. Il cardinale ha esortato le chiese a non licenziare nessuno e a garantire che gli stipendi verranno pagati, anche se non si lavora durante l'emergenza. In tutta l'India varie parrocchie cattoliche hanno avviato progetti per aiutare le persone, distribuendo piccole quantità di denaro, per sopravvivere durante il periodo di blocco.
23/11/2020 12:12