Resa pubblica l’approvazione vaticana dell’ordinazione episcopale a Guiyang
Roma (AsiaNews) – Il nuovo vescovo coadiutore della diocesi di Guizhou (Cina del sud) è approvato dal Vaticano e i fedeli sono stati avvisati pubblicamente, anche se l’Associazione Patriottica sta rivendicandone la paternità.
Mns. Paolo Xiao Zejiang, 40 anni, è stato ordinato sabato 8 nella cattedrale di Guiyang. Ieri, a tutte le messe è stato dato l’avviso che il nuovo vescovo coadiutore è approvato dalla Santa Sede.
L‘ordinazione di mons. Xiao è la prima ad avvenire dopo la pubblicazione della Lettera di Benedetto XVI ai cattolici cinesi. In essa il pontefice rivendica l’autonomia della Santa Sede nella scelta dei vescovi e domanda a tutti i pastori di rendere pubblico il loro legame con la Santa Sede.
Settimane prima dell’ordinazione, i cattolici hanno sparso la voce sull’approvazione vaticana del nuovo vescovo e molti fedeli, sacerdoti e vescovi sotterranei, dopo aver visto il documento papale, si sono congratulati con il neo-eletto, tanto da decidere di partecipare insieme alle comunità ufficiali alla cerimonia di ordinazione. É forse la prima volta che questo avviene, segnando un passo importante nella riconciliazione fra i due rami della Chiesa cinese, come sperato e richiesto dal papa nella sua Lettera.
L’ordinazione di mons. Xiao è avvenuta alla presenza di almeno 3 mila persone, 40 sacerdoti e 5 vescovi. Mons. Aniceto Wang Chongyi, l’ordinario di Guizhou ha presieduto l’ordinazione. Fra gli altri vescovi, era presente mons. Luigi Yu Runshen di Hanzhong (Shaanxi) e mons. Paolo He Zeqing di Wanzhou, tutti riconosciuti dal governo. Alla cerimonia doveva essere presente anche il vescovo non ufficiale Hu Daguo (dell’antica prefettura apostolica di Shiqian), che risiede a Guiyang. Purtroppo, a causa di un peggioramento della sua salute, ha dovuto essere ricoverato in ospedale.
Ha creato disappunto da parte dei fedeli la presenza di mons. Giuseppe Ma Yinglin, vescovo illecito di Kunming, ordinato l’anno scorso per volere dell’Associazione Patriottica, senza approvazione della Santa Sede. Fonti di AsiaNews hanno rivelato che i cattolici di Guiyang gli avevano domandato in modo esplicito di non partecipare all’ordinazione, essendo ancora non ben chiara la sua posizione con il Vaticano.
La presenza di Ma Yinglin all’ordinazione è visto come un tentativo dell’AP di “appropriarsi” dell’ordinazione di Guizhou, facendo credere che il candidato è stato scelto dall’organizzazione, il cui scopo è edificare una chiesa nazionale, senza legami con la Santa Sede.
Nei giorni scorsi, personalità dell’AP hanno avocato a sé la decisione di nuove ordinazioni a Guangzhou, Yichang, Pechino, Ningxia e Hohhot. In realtà, secondo AsiaNews, alcuni di questi candidati sono già stati approvati dalla Santa Sede.