Record del deficit commerciale giapponese nei primi sei mesi dell'anno
Tokyo (AsiaNews) - Nel primo semestre di quest'anno il deficit commerciale del Giappone ha raggiunto la cifra record di 7,6 miliardi di yen (55,5 miliardi di euro). Il dato è stato diffuso ieri dal Ministero delle finanze di Tokyo. Nei sei mesi passati, infatti, le importazioni sono cresciute del 10%, per un valore di 42,6 miliardi di yen (3,1 miliardi di euro), mentre le esportazioni sono aumentate del 3,2% per 35,1 miliardi di yen (2,6 miliardi di euro).
A influire sulla crescita delle importazioni è stato anche il fatto che imprese e privati hanno incrementato gli acquisti nella prospettiva dell'aumento dell'imposta sulle vendite dal 5 all'8%, scattata dall'inizio di aprile.
Ma, secondo alcuni esperti, "mentre il deficit commerciale il mese scorso è cresciuto, esso è ancora inferiore a prima dell'aumento dell'imposta sulle vendite. Ciò suggerisce che nell'ultimo trimestre dell'anno il commercio smetterà di essere un freno alla crescita del PIL".
A spingere il deficit nel primo semestre sono state in particolare le maggiori importazioni di combustibile e di gas, dovute al fermo di tutte le centrali nucleari giapponesi per controlli di sicurezza, dopo il disastro di Fukushima del 2011. Nel periodo gennaio-giugno, le importazioni di gas sono aumentate del 12% e quelle di petrolio del 5%.
Le esportazioni, inoltre, non hanno ricevuto una incremento significativo dall'indebolimento dello yen nel 2012-2013. Il Giappone rimane fortemente dipendente dalle sue esportazioni di veicoli, che nella prima metà del 2014 sono aumentate del 60% rispetto all'anno precedente.