Reclutava terroristi in Kerala ed era alle dipendenze del predicatore che ha ispirato la strage di Dhaka
Arshid Qureshi è il manager delle relazioni con il pubblico della Islamic Research Foundation. E' accusato di aver convertito all’islam 15 giovani del Kerala, scomparsi da casa per combattere con lo Stato islamico. Si stringe il cerchio attorno al predicatore salafita Zakir Naik, dopo il bando delle sue trasmissioni televisive in Bangladesh.
Mumbai (AsiaNews/Agenzie) – La polizia del Kerala, insieme all’agenzia antiterrorismo del Maharasthra, ha arrestato Arshid Qureshi, un impiegato della Islamic Research Foundation (Irf) del predicatore televisivo Zakir Naik. L’uomo è accusato di aver radicalizzato e reclutato almeno 15 giovani scomparsi in Kerala e unitisi ai militanti dello Stato islamico. Nel frattempo il controverso predicatore islamico, accusato di aver influenzato i giovani che hanno compiuto la strage di Dhaka, continua a dichiarare la propria innocenza. Egli si trova in Arabia saudita e fa sapere che non farà ritorno in India almeno fino al prossimo anno.
Le agenzie di intelligence hanno iniziato a stringere il cerchio attorno a Naik. L’arresto di Qureshi è avvenuto nelle prime ore di ieri ma la notizia è stata diffusa solo oggi. L’uomo è stato prelevato dal proprio appartamento a Nerul, area residenziale di Navi Mumbai, nel Maharasthra. Ieri è comparso di fronte al giudice, che ha stabilito la sua custodia per quattro giorni. Sarà ascoltato dalle autorità del Maharashtra e poi trasferito in Kerala.
Dal 2004 egli gestisce le relazioni con il pubblico della Fondazione di Naik, che ha sede a Mumbai. Le indagini a suo carico sono scattate lo scorso mese in Kerala, dopo la denuncia dei genitori di 15 giovani scomparsi. Essi lo hanno accusato di aver convertito i figli all’islam e di averli reclutati per combattere nelle file del Califfato.
I discorsi di Zakir Naik, tra i volti televisivi più noti in Asia del sud e Medio Oriente, sono da settimane al vaglio degli inquirenti sia in India che nei Paesi vicini. Le autorità del Bangladesh hanno stabilito un collegamento diretto tra lui e uno degli attentatori dell’Holey Artisan Bakery Cafè di Dhaka. Il governo bangladeshi ha oscurato il suo canale “Peace TV”, tramite il quale egli diffonde le idee più radicali dell’islam salafita. I vertici della Chiesa cattolica del Pakistan hanno chiesto che Islamabad faccia altrettanto con le trasmissioni in lingua urdu.
16/06/2017 09:03