Rawalpindi, ragazza cristiana uccisa per aver rifiutato di sposare un giovane musulmano
Sonia aveva 24 anni e lavorava come domestica. Shahzad è fotografo e si era proposto per mesi, spingendo anche la sua famiglia a fare la proposta di matrimonio. Ma la ragazza ha sempre rifiutato. Dopo diverse minacce, l’ha uccisa in strada, mentre lei andava al lavoro.
Rawalpindi (AsiaNews)- Sonia, una ragazza cristiana di 24 anni è stata uccisa da Shahzad un giovane musulmano perché lei si era rifiutata di sposarlo. L’uccisione è avvenuta lo scorso 30 novembre e l’assassino è ancora a piede libero.
Sonia era figlia di Allah Rakha Masih, trasferitosi 13 anni prima con la famiglia da Faisalabad a Rawalpindi per lavorare come bidello in una scuola del governo.
La madre di Sonia, Teresa, racconta che le sue due figlie, Sonia e Nazish, 18 anni, lavorano come domestiche e sono un grande aiuto economico per la famiglia. Di solito uscivano sempre insieme per andare a lavorare. La mattina del 30 novembre, Sonia ha lasciato la sorella all’entrata della Air Force Colony, il quartiere dove abitano in una casa in affitto, e si è diretta verso la Behria Town, dove lavorava. Mentre stava attraversando l’autostrada G.T., Shahzad le ha sparato un colpo alla testa e l’ha uccisa.
La famiglia, avvertita dell’incidente, ha portato Sonia all’ospedale, dove i medici hanno potuto solo dichiarare la sua morte.
Allah Rakha racconta che la famiglia di Shahzad, musulmana, aveva incontrato la loro povera famiglia cristiana e avevano chiesto che Sonia sposasse Shahzad. Ma loro hanno rifiutato, dicendo che essendo cristiani, la loro fede non permette di sposare persone di altre fedi. In più, spiega Allah Rakha, Sonia era una “vera cristiana” e non avrebbe mai accettato di cambiare religione.
Shahzad è un fotografo ed ha un negozio in città. Egli ha seguito e incontrato diverse volte Sonia per almeno 4-5 mesi, e si è proposto di continuo. Ma lei ha sempre rifiutato. Così ha cominciato a minacciarla e alla fine l’ha uccisa.
Lo stesso 30 novembre Allah Rakha ha denunciato Shahzad e Faizan, un suo amico che l’ha aiutato a fuggire in moto dopo l’assassinio. Il 2 dicembre scorso la polizia ha arrestato Faizan, ma Shahzad non è stato ancora trovato.