Rajapaksa: lo Sri Lanka non ha bisogno dei consigli dell’Europa
di Melani Manel Perera
Il presidente è intervenuto a un comizio elettorale nella provincia del nord. Dialogo, cooperazione e comprensione reciproca sono le armi che il governo userà per risolvere i problemi del Paese. Ai giovani tamil imprigionati per attività terroristiche: “Useremo con loro una giustizia compassionevole.”
Colombo (AsiaNews) – “Non abbiamo intenzione di ricevere consigli dall’Europa o da qualsiasi altro potere per risolvere i nostri problemi”: il presidente dello Sri Lanka Mahinda Rajapaksa ha aperto così un comizio elettorale, ieri, a Kilinochchi (provincia del nord). E ha sottolineato che il governo risolverà le questioni interne del Paese “attraverso il dialogo, la cooperazione e la comprensione reciproca”.
In vista delle elezioni locali del prossimo 23 luglio, il presidente ha voluto partecipare alla campagna elettorale dei candidati Upfa (United People’s Freedom Alliance, coalizione di governo) a Kilinochchi. La provincia del nord è la zona più “critica” per il partito di Rajapaksa, perché è stata la più colpita dal trentennale conflitto etnico e ha una popolazione a maggioranza tamil.
A proposito dei giovani tamil detenuti per attività terroristiche, Rajapaksa ha detto che il governo applicherà una “giustizia compassionevole” nei loro riguardi, mentre gli altri saranno integrati nella società dopo un programma di riabilitazione. “Il governo – ha concluso il presidente – è consapevole che la comunità tamil, in particolare le giovani generazioni, hanno sofferto difficoltà immense per 30 anni, sotto il terrorismo. Stiamo facendo del nostro meglio per aiutarli: oltre ad aver lanciato un enorme programma di sviluppo, abbiamo stanziato ingenti fondi statali alla provincia del nord”.
In vista delle elezioni locali del prossimo 23 luglio, il presidente ha voluto partecipare alla campagna elettorale dei candidati Upfa (United People’s Freedom Alliance, coalizione di governo) a Kilinochchi. La provincia del nord è la zona più “critica” per il partito di Rajapaksa, perché è stata la più colpita dal trentennale conflitto etnico e ha una popolazione a maggioranza tamil.
A proposito dei giovani tamil detenuti per attività terroristiche, Rajapaksa ha detto che il governo applicherà una “giustizia compassionevole” nei loro riguardi, mentre gli altri saranno integrati nella società dopo un programma di riabilitazione. “Il governo – ha concluso il presidente – è consapevole che la comunità tamil, in particolare le giovani generazioni, hanno sofferto difficoltà immense per 30 anni, sotto il terrorismo. Stiamo facendo del nostro meglio per aiutarli: oltre ad aver lanciato un enorme programma di sviluppo, abbiamo stanziato ingenti fondi statali alla provincia del nord”.
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