Raggiunto l’accordo per rifare il tetto della basilica della Natività
L’attuale copertura della chiesa costantiniana è del XV secolo e non trattiene più la pioggia, mettendo a rischio mosaici e pitture. Ortodossi, armeni e cattolici sono riusciti a superare secolari contrasti e hanno firmato insieme all’Autorità palestinese.
Betlemme (AsiaNews) – Dopo 200 anni, verrà restaurato il tetto della basilica della Natività, a Betlemme, in Cisgiordania, grazie a un accordo firmato ieri tra le tre Chiese cristiane – ortodossa, armena e cattolica – che ne condividono il possesso e l’Autorità palestinese.
L’attuale tetto della chiesa – del IV secolo - che sorge sopra la grotta ove nacque Gesù è del XV secolo e, secondo un rapporto dell’Unesco, lascia passare la pioggia e perde frammenti di legno, mettendo a rischio antichi mosaici e pitture. Ma la complessa e macchinosa gestione che caratterizza tutti i Luoghi santi – segnata da divisioni e contrasti tra i cristiani – ha finora impedito di mettere mano a un’opera che pur appariva necessaria.
Ieri, finalmente, i rappresentanti delle tre Chiese hanno firmato l’accordo, alla presenza del primo ministro palestinese Salam Fayyed, con il capo della Commissione presidenziale incaricata del restauro e del responsabile del gruppo internazionale incaricato del restauro, l’italiano Remigio Rossi.
Per l’esecuzione dei lavori, l’Autorità palestinese ha messo a disposizione un milione di dollari, ma ancora non è precisato quando dovrebbe iniziare la prima fase del restauro, che dovrebbe durare circa cinque mesi.
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